10 Novembre 2020 – Francoforte – “Non sarà un mese facile, per nessuno di noi, e poi è novembre, un mese triste, la poca luce predispone alla malinconia”. “Dovremo stare più in casa e allora armiamoci di pazienza, ascoltiamo musica, leggiamo un buon libro, meditiamo, preghiamo, guardiamo un buon film, riscopriamo i giochi di società in famiglia, manteniamo i contatti con amici e parenti, soprattutto con quelli più soli, facciamo passeggiate con un amico, un’amica, cuciniamo. Ordiniamo qualche volta da mangiare al nostro ristorante preferito per ricordar loro che li sosteniamo come possiamo. Siamo tutti chiamati ad avere responsabilità collettiva, solidarietà, fiducia e tenacia”. Così scrive il mensile delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia, “Corriere d’Italia” commentando il lockdown in vigore, fino alla fine del mese in Germania”. Le misure anti coronavirus, annunciate il 28 ottobre dalla Cancelliera Merkel in concerto con i ministri presidenti dei Bundesländer e che varranno per tutto il mese di novembre, servono a evitare il diffondersi incontrollato del virus che aveva visto un andamento esponenziale dei contagiati. L’andamento dell’epidemia era già allarmante dall’inizio di ottobre e le misure restrittive entrate in vigore il 2 novembre sono “un tentativo di evitare il collasso degli ospedali”, scrive il giornale.
R.I.