Bergoglio loda la Piccola Casa di Gela

5 Novembre 2020 –

Milano – “Un faro di luce e di speranza nel buio della sofferenza e della rassegnazione, un apprezzato segno di condivisione della Chiesa con i disagi e le fatiche del proprio popolo”. Così il Papa definisce la Piccola Casa della Misericordia di Gela in una lettera scritta al sacerdote della diocesi di Piazza Armerina don Pasqualino Di Dio. Don Di Dio dopo l’incontro casuale con il Papa durante la sua prima Messa pubblica celebrata a Sant’Anna in Vaticano, il 17 marzo 2013, era stato ricevuto in udienza. Al Pontefice aveva raccontato la realtà sociale della Sicilia sudorientale e il dramma degli sbarchi dei migranti. Il Papa lo aveva esortato a dar vita a una casa che fosse segno della misericordia di Dio, come poi è avvenuto, sotto l’egida del vescovo, mons. Rosario Gisana. Oggi la Casa, grazie al contributo di numerosi volontari, offre diversi e preziosi ai più poveri, come un poliambulatorio medico, un dormitorio e un centro d’ascolto.

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