Migrantes: la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo

27 Ottobre 2020 – Roma – “Sono giornate intense in cui tutti siamo chiamati a quel senso di responsabilità che è parte essenziale del bene comune”. Così il Card. Gualtiero Bassetti ha evidenziato il momento che stiamo vivendo presentando il Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes: come “chiesa italiana “non ci tiriamo indietro. L’impegno, la cura, la custodia, ma anche la sofferenza per quanto avviene, delle nostre parrocchie sono una testimonianza viva”. E parlando dei nostri connazionali all’estero ha citato, tra le sfide, “la carenza di un sistema anagrafico che tenga conto di tutti coloro che partono: le prime generazioni e le ultime, chi si è definitivamente stabilito oltre confine e chi, invece, sperimenta percorsi di mobilità transitori; un sistema di rappresentanza che va rimodulato, soprattutto a seguito dell’ultima tornata referendaria che ha decretato la riduzione del numero dei parlamentari; la cittadinanza”. E sulla cittadinanza ha detto che si tratta di “un riconoscimento che non sia finalizzato all’uso e al consumo personale, al semplice possesso di un passaporto che apra le porte dell’Europa, ma alla definizione di una identità fortemente legata a un territorio in cui ci si riconosce, sebbene non ci si sia nati, e a cui si vorrebbe poter dare il proprio contributo concreto”. La pubblicazione della Fondazione Migrantes – evidenzia in un messaggio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – “offre chiavi di lettura sulle dinamiche di mobilità che riguardano il nostro Paese, ponendo al centro dell’analisi l’umanità della persona e le complesse ragioni che spingono i singoli a spostarsi. Questo rigoroso lavoro di redazione coinvolge esperti nei diversi campi dell’economia, della sociologia, della statistica, della demografia e della storia, riflettendo la varietà di angolazioni da cui è possibile analizzare il tema dell’emigrazione italiana e la sua evoluzione nel tempo”. Il Capo dello Stato sottolinea che grazie a queste caratteristiche il “Rapporto Italiani nel Mondo” è “divenuto un punto di riferimento per chiunque nelle istituzioni, nel mondo accademico, nei centri di ricerca e nella società civile, desideri approfondire lo studio delle dinamiche del tessuto sociale che, a livello globale, incidono sul fenomeno”.  Per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte il Rapporto Migrantes è una “bussola, un’importante strumento di studio” dei flussi di emigrazione dall’Italia verso l’estero, utile anche al governo per “riflettere sulle ragioni per cui gli italiani scelgono la via dell’espatrio”. Per Conte occorre “costruire le condizioni per permettere a questi connazionali di tornare in Italia nel breve periodo, arricchiti dalle esperienze che hanno fatto e che contribuiscono a formare la persona”. Nel mondo le pensioni che vengono pagate oggi dall’Inps a cittadini italiani sono il 2,4% del totale. “L’Italia beneficia oggi delle pensioni pagate dall’estero per un totale di 3,5 miliardi di euro mentre quelle che l’Italia paga verso l’estero sono pari a 466 milioni di euro”, ha detto il presidente dell’Inps Pasquale Tridico sottolineando che la maggioranza vanno verso Stati Uniti, Paesi del Sud America. Il presidente Inps ha evidenziato le difficoltà dei migranti a raggiungere gli anni di contributi necessari legati alla residenza ed ha auspicato di “riuscire ad eliminare le discriminazioni”, mentre il presidente della Migrantes, il vescovo Guerino Di Tora, ha invitato a “camminare accanto a tutti i immigrati e seguire i nostri connazionali fino ad ogni luogo in cui decidono di risiedere”.

Raffaele Iaria

 

 

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