16 Ottobre 2020 – Amburgo – La scelta di andare a lavorare in Missione credo sia la scelta di chi dopo anni di servizio, e con una certa “base” alle spalle, voglia fare l’esperienza nuova di un mondo per certi versi diverso da quella che è la routine giornaliera del servizio in Parrocchia in Italia. Non mi sarei mai immaginato di venire in una terra la cui lingua per me è sempre stata ostica, e che mi si disse durante il dottorato di studiarla perché serviva per la Teologia. Mai fatto, ma era destino dover studiare il tedesco. Da qui nasce l’esperienza di chi ha avuto ed ha come preoccupazione principale ed attenzioni prioritarie le famiglie in una Missione con circa 30.000 persone: famiglie da istituire o sostenere e quelle da coinvolgere ed animare. Le famiglie italiane con la loro religiosità semplice e tanta devozione, non fa sentire il peso del servizio, anzi sempre più la gioia di trasmettere come gli apostoli la Parola di Dio. Ecco allora che l’essere prete “fidei donum”, perché “donato” in nome della fede dalla Chiesa potentina ad una Chiesa sorella per una sorta di scambio di doni, diventa ogni giorno sempre arricchente. Anche se non sono mancati e non mancano problemi e limiti, posso dire che in questi sei anni ho cercato di far entrare ancor più profondamente la missione nel cuore della nostra gente, proprio perché sentita una “scuola di missione” ancora attuale. Il servizio in missione, i rapporti nati con le Chiese sorelle missionarie di altra madre lingua, hanno aiutato a sentirmi parte della Chiesa universale e a confrontarmi con la vita dei cristiani in altre parti del mondo. Così l’essere fidei donum ha aiutato a rendere più visibile la natura missionaria della Chiesa e nello stesso tempo ne ha mostrato tutta la fecondità. Questa esperienza che mi ha toccato la vita profondamente ha fatto sì che scoprissi il senso dell’essenzialità, i tratti della condivisione, l’apertura alla mondialità. Il coinvolgimento avuto e dato nella missione, è stato occasione di condivisione del cammino dei poveri nella ricerca del regno di Dio e più in generale di crescita umana, spirituale, ecclesiale. Donare la fede è il modo migliore per farla crescere.
don Pierluigi Vignola
Missione Cattolica Italiana Amburgo