4 Ottobre 2020 – Città del Vaticano – “Ieri sono stato ad Assisi per firmare la nuova Enciclica ‘Fratelli tutti’ sulla fraternità e l’amicizia sociale. L’ho offerta a Dio sulla tomba di San Francesco, che me l’ha ispirata, come la precedente ‘Laudato sì’”. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco dopo la preghiera dell’Angelus e poco prima che venisse diffusa la nuova enciclica “Fratelli tutti” che il Pontefice ha voluto firmare ieri sula tomba del Poverello d’Assisi alla vigilia della sua festa. “I segni dei tempi mostrano chiaramente – ha detto il Papa – che la fraternità umana e la cura del creato formano l’unica via verso lo sviluppo integrale e la pace, già indicata dai Santi Papi Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II”. Papa Francesco ha poi regalato a tutti i presenti all’Angelus la nuova Enciclica, nell’edizione straordinaria dell’Osservatore Romano che da oggi ritorna nella versione cartacea. A distribuire il giornale migranti dall’America Latina, dal Bangladesh e giovani afgani arrivati da Lesbo con i corridori umanitari.
“Che San Francesco – ha quindi pregato il papa – accompagni il cammino di fraternità nella Chiesa, tra i credenti di ogni religione e tra tutti i popoli”. Nel dopo Angelus anche un del centenario della Stella Maris nata il 4 ottobre 1920 in Scozia a “sostegno della gente
del mare. In questo anniversario così importante – ha detto papa Francesco – incoraggio i cappellani e i volontari a testimoniare con gioia la presenza della Chiesa nei porti, tra i marittimi, i pescatori e le loro famiglie”. E poi la beatificazione, oggi a Bologna, di Don Olinto Marella, sacerdote “oriundo della diocesi di Chioggia, pastore secondo il cuore di Cristo, padre dei poveri e difensore dei deboli. Possa la sua straordinaria testimonianza essere modello per tanti sacerdoti, chiamati ad essere umili e coraggiosi servitori del popolo di Dio”. E l’invito ad un “applauso al nuovo Beato!”.
Raffaele Iaria