Don Acri: l’opera meravigliosa del servizio alla carità

7 Maggio 2020 – Andria – La liturgia, l’Eucarestia i sacramenti non possono essere rinchiusi in un luogo perché la liturgia è mistero di passione morte resurrezione è vita e oggi, in questo tempo di preoccupazione e tristezza, è celebrata e vissuta nei tanti ospedali sparsi sul nostro territorio come anche in tutti quei luoghi di carità e solidarietà. Il Corpo di Cristo, custodito nei tabernacoli delle nostre cattedrali delle nostre chiese, oggi più che mai è presente in tanti uomini e donne: tabernacoli viventi, presenza viva di un Dio amante della vita che è in mezzo a noi e con noi e continua a fasciare le nostre ferite con olio di consolazione e vino di speranza.

In tutta questa tristezza e apprensione c’è un motivo di bellezza e gioia: i volontari della carità non hanno abbandonato. Continuano l’opera meravigliosa del servizio. Tutti i luoghi della Carità sono diventati luoghi di liturgia, di chiesa viva che, nonostante il fermo delle celebrazioni con la presenza del popolo di Dio, continua a celebrare. Infatti con i volontari e gli ospiti in questi giorni sto riscoprendo una rinnovata bellezza e una nuova modalità di essere prete, con loro e per loro.  In questo luogo della carità si celebra la grande liturgia: le mani alzate per offrire il pane quotidiano, frutto della terra e del lavoro dell’uomo, il pane spezzato sulla tavola della mensa e condiviso, il corpo di Cristo dato per il nostro nutrimento, l’acqua che bagna corpo e piedi, l’unzione che rinfranca e ridona vita, la voce dei volontari, sacramento dell’accoglienza e dell’amore di Cristo che si china per lavarci i piedi.

La speranza è virtù che ci conduce a scoprire un senso al vivere, che ci permette di rialzarci, comunque e nonostante tutto e anche quando pare smarrita va cercata, scoperta e alimentata perché germogli. La speranza ci dà la possibilità di accettare il morire di qualcosa e cambiare perché altro sia possibile.

“Siate sempre pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Ma questo sia fatto con dolcezza, rispetto e retta coscienza” (dalla prima Lettera di S. Pietro Apostolo 3,15-17).

Don Geremia Acri

Direttore Migrantes Andria

 

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