1 Maggio 2020 – Palermo – È venuto a mancare p. Filippo Bonasera, un pezzo di storia della Migrantes siciliana. Presbitero della diocesi di Caltanissetta e attualmente rettore della chiesa del Carmelo in Serradifalco. È stato direttore regionale dell’Ufficio Migrantes della Conferenza Episcopale Siciliana e per tanti anni punto di riferimento per tutti gli operatori impegnati in questa pastorale. “Don Filippo è in Paradiso” è stato il messaggio che è arrivato alla Migrantes regionale da Pina Palumbo.
Negli ultimi due anni il sacerdote è stato molto male, tra ricoveri e sofferenze; ultimamente faceva pure dialisi. Pina ha detto che è andato “via serenamente senza soffrire e che l’ultima volta l’ha salutato tre giorni fa mentre usciva dall’ospedale di Caltanissetta”. Nato a Santa Caterina Villarmosa il 4 febbraio 1949 p. Filippo era stato ordinato sacerdote nel 1976 dopo gli studi presso il Seminario di Caltanissetta, Messina e Napoli. Ha retto la chiesa Madonna del Carmelo di Serradifalco dal 1979.
Nel 1984 delegato diocesano Migrantes a Caltanissetta e poi direttore del SeRES e direttore regionale Migrantes visitando gli emigrati italiani in tutti i continenti.
Non mancava mai di sottolineare che i migranti vanno considerati “persone che la provvidenza manda fra noi e che abbiamo il dovere di accogliere. Così come altri popoli facevano con gli italiani quando eravamo noi a migrare”. Per i migranti, ricorda la diocesi di Caltanissetta, sin dai primi anni di incremento degli sbarchi sulle coste siciliane, aveva organizzato le prime raccolte di bene di prima necessità, così come si era sempre sempre attivato nell’organizzare gli interventi d sostegno ai più poveri e alle famiglie in difficoltà del territorio in cui operava.
“Uomo umile e semplice, attento ai migranti. Suo papà era emigrato in Germania e lui per molti anni passava le estati nelle missioni cattoliche di quel paese acquisendo una grande coscienza e consapevolezza del fenomeno.Uomo, sacerdote e pastore”, dice il direttore regionale Migrantes, Mario Affronti: “uomo di frontiera così mi piace descriverlo e ricordare; con dolore ma con immensa gratitudine e gioia per saperlo accanto ai suoi cari, Gesù, Maria e Giuseppe pellegrini, in primis, ai quali ha dedicato la vita. Ah! dimenticavo, aveva un grande senso dell’ironia. Indimenticabili le sue barzellette ed i suoi aneddoti! Anche così si vive la frontiera!”.
Le esequie si svolgeranno a Santa Caterina nei prossimi giorni. La Fondazione Migrantes esprime la propria vicinanza ai familiari, alla diocesi di Caltanissetta e alla Chiesa di Sicilia.
R.I.