La solidarietà del Sud America per il San Luca di Lucca

27 Aprile 2020 – Lucca – A raccontarci la bella storia di solidarietà che ha coinvolto anche la rete dei Lucchesi nel Mondo presente in Sud America, è Lucas Del Chierico. Non ne è stato lui il promotore, sono stati vari e di vari paesi a rispondere ad un appello che veniva dalla Sede centrale di Lucca. E a quell’appello non hanno certo risposto solo dal Sud America. Ma comunque Lucas è stato uno dei tanti che si è dato fare.

Come tutti gli argentini, anche lui dal 19 marzo vive in isolamento in casa, a causa del Covid-19. È sposato con Melina e hanno due figli Lorenzo di 5 anni e Vera di 1 anno. Lui e sua moglie lavorano a settimane alterne, così c’è sempre qualcuno a casa con i figli. Vivono a Rosario (nella provincia di Santa Fe). Lui è produttore e speaker in una radio, lei lavora in una casa famiglia per minorenni maltrattate.

“Nella mia città abbiamo 170 soci come associazione Lucchesi nel Mondo, portiamo avanti una scuola di italiano, ora solo online, abbiamo un gruppo storico di sbandieratori che è unico in tutto il continente americano. L’anno scorso abbiamo festeggiato il 50° dell’associazione ed è venuto anche Frediano Moretti dall’Italia”.

Lucas, come del resto molti altri, ricorda come negli ultimi anni, venendo meno il sostegno della Regione Toscana alle associazioni dei “Toscani nel Mondo”, di fatto ci sia stato il blocco o la riorganizzazione di molte attività associative. Ma certamente la rete dei lucchesi, in particolare, ha comunque proseguito le attività. E infatti appena visto quello che stava succedendo in Italia ad inizio marzo a causa del Covid19 i presidenti dei “Lucchesi nel Mondo” di Argentina e Uruguay, come anche quelli che si erano impegnati nei “Toscani nel mondo”, hanno scritto alla Regione Toscana e all’Associazione “Lucchesi nel Mondo” dicendo che se ci fosse stato bisogno di qualcosa avrebbero fatto tutto il possibile. Lucas racconta: “Sapendo che questa pandemia sarebbe comunque arrivata anche in Argentina ci siamo messi in contatto per fare quello che si poteva in Toscana e a Lucca”. Dalla Regione Toscana è arrivata poi una richiesta di aiuto per l’ospedale Careggi di Firenze. Dai Lucchesi nel Mondo invece una richiesta di aiuto per l’ospedale San Luca di Lucca. E in entrambi i casi la solidarietà è andata a buon fine. Lucas non ha dubbi: “Nel contattare le persone, siamo andati al cuore dei soci chiedendo anche un aiuto minimo. La situazione economica in Sud America non è buona. In Argentina”, dice, “il 35% della popolazione vive in povertà, qui 1 Euro vale 70 Pesos e lo stipendio minimo di uno che lavora non supera i 20mila Pesos (meno di 300 Euro, ndr). Non potevamo raccogliere cifre grandi, ma abbiamo fatto quello che era nelle nostre possibilità. Sempre sapendo che poi la pandemia sarebbe arrivata anche da noi, e infatti abbiamo già in questi giorni dopo Pasqua superato i cento morti”. Anche grazie alla raccolta di cui Lucas è stato uno dei tanti protagonisti, l’Associazione Lucchesi nel Mondo è riuscita a donare al Reparto di Terapia intensiva del San Luca due monitor multiparametrici. E i contributi raccolti però sono stati così tanti e da ogni angolo del mondo che la presidente Ilaria Del Bianco sta valutando di donare il restante che è stato raccolto ad attività sociali sul territorio, legate sempre all’emergenza della pandemia. La testimonianza semplice di Lucas, ci offre l’opportunità di ringraziare davvero tutti i Lucchesi nel Mondo. (Toscana Oggi)

 

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