Papa Francesco: le donne in gravidanza “abbiano coraggio e fiducia”

17 Aprile 2020 – Città del Vaticano – Papa Francesco prega per le donne che attendono un figlio e sono preoccupate. “Vorrei – ha detto introducendo la liturgia eucaristica questa mattina a Casa Santa Marta – che oggi pregassimo per le donne che sono in attesa, le donne incinte che diventeranno mamme e sono inquiete, si preoccupano. Una domanda: ‘In quale mondo vivrà mio figlio?. Preghiamo per loro, perché il Signore dia loro il coraggio di portare avanti questi figli con la fiducia che sarà certamente un mondo diverso, ma sempre sarà un mondo che il Signore amerà tanto”.

Nell’omelia ha poi evidenziato  che la situazione che viviamo oggi è una “situazione di emergenza” ma “l’ideale della Chiesa è con il popolo e i sacramenti”, ed è lì che si deve tornare. E commentando la pesca miracolosa avvenuta dopo la resurrezione di Gesù il papa parla di una scena “che si svolge con naturalezza, perché i discepoli erano cresciuti nella familiarità con Gesù”.

La familiarità degli apostoli con il Signore “era cresciuta. Anche noi cristiani, nel nostro cammino di vita – ha quindi aggiunto il Papa – siamo in questo stato di camminare, di progredire nella familiarità con il Signore”. Quella del cristiano è una “familiarità quotidiana con il Signore”, ha detto il Papa sottolineando che la familiarità con il Signore, dei cristiani, è “sempre comunitaria. Sì, è intima, è personale ma in comunità. Una familiarità senza comunità, una familiarità senza il pane, una familiarità senza la Chiesa, senza il popolo, senza i sacramenti è pericolosa. Può diventare una familiarità – diciamo – gnostica, una familiarità per me soltanto, staccata dal popolo di Dio”. In questa pandemia, ha detto Papa Francesco, si comunica attraverso i media, ma non si sta insieme, come accade ogni mattina anche per la messa del Papa dove a ricevere la comunione sono solo i pochissimi partecipanti. Mentre il “popolo di Dio” fa la comunione spirituale. “Dobbiamo uscire dal tunnel per tornare insieme. Che il Signore ci insegni questa familiarità con i sacramenti e col santo popolo di Dio”.

R.Iaria

 

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