Comunicazione del futuro:essenziale, purché autentica

15 Aprile 2020 – Roma –

Il futuro sarà segnato da un ritorno all’essenziale. Una delle consegne che questo tempo di prova ci lascerà, secondo molti, sarà proprio il tornare all’essenza delle cose. È un ritornello che sta accompagnando le nostre giornate, quasi a voler allungare lo sguardo verso quel dopo tanto desiderato. E non potrebbe essere altrimenti… Due riflessioni  però vengono sollecitate da questa prospettiva per i mass media. Anzitutto “il ritorno” presuppone una conoscenza o un’esperienza previa. Chiediamoci che cosa consideravamo essenziale “prima”, e ora?
La situazione forte che stiamo vivendo richiede un esame di coscienza sul percorso da intraprendere, perché questo “ritorno” non significhi passato ma futuro, costruito sulle basi solide delle sofferenze patite. E, poi, l’essenziale… Cosa rappresenta per la comunicazione? In che modo coniugare l’essenzialità con la molteplicità dei messaggi e delle fonti? Sicuramente attingendo dalla fonte pura dell’etica e della deontologia. Perché il profumo dell’essenza non sia coperto dal puzzo delle fake news. Una comunicazione essenziale è credibile quando è autentica e ha fondamenta salde, non transitorie. Credere è avere fiducia, che, a sua volta, è essenziale sia ben riposta. La nostra responsabilità, per oggi come per il futuro, parte da qui. (Vincenzo Corrado)

 

 

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