12 Aprile 2020 – Poco fa, il pigolio insistente di un fringuello, dietro i vetri della finestra, ha catturato la mia attenzione, e mi ha trattenuto in prossimità del davanzale. Ho aperto la finestra, ho cercato di inseguirlo con lo sguardo per qualche istante, ma poi l’ho perso, è volato via. Un po’ deluso, mi sono affacciato e ho guardato fuori, e, anche se la vista era quella di sempre, mi sono accorto che nel piccolo prato, oltre la strada, c’erano tantissimi fiori di campo che, nei giorni precedenti, non avevo assolutamente notato e che, sicuramente, non potevano essere spuntati, all’improvviso, questa mattina. Allora, mi è piaciuto pensare che il pigolio del fringuello fosse stato una sorta di invito a guardare, fuori, il mondo. Quel mondo che fino a ieri, un po’ tutti avevamo snobbato, e tenuto fuori dai nostri pensieri, impegnati come eravamo a sentircene padroni incontrastati.
Credo che la terribile esperienza del coronavirus, non conclusa e ancora in forte agguato, avendoci costretti, per paura del contagio, a trasformare in eremi le nostre case, ci stia spingendo a riflettere e a riconsiderare la nostra vita sotto una luce assai diversa dal passato. Occorre tornare a sentirci persone che cercano altre persone, e non più individui in chiusura totale con gli altri perché concorrenti o, addirittura, nemici. L’uomo, quello umano, quello col cuore di carne, non ragiona così, e noi finora, invece, ci siamo mossi in linea solo con i nostri esclusivi egoismi. Il mondo, la natura costituiscono il creato, e non “cose” da sfruttare a nostro piacimento. L’era della supponenza e dell’arroganza è ormai finita, e tutti abbiamo bisogno degli altri per andare a vanti, e per cambiare, in meglio, questo mondo che ci ha supportati e sopportati già abbastanza.
Oggi è Festa, è Pasqua, è il giorno della Risurrezione, un tempo importante per la nostra comunità, perché è il giorno in cui si celebra il trionfo della Vita sulla morte. Un’occasione imperdibile per convertire il nostro cuore e la nostra vita alla speranza, orientandola verso il bene. In tutti questi anni, abbiamo combattuto una guerra vana e disastrosa contro la natura, e l’abbiamo persa. Un numero impressionante di vittime sacrificate sull’altare dell’arroganza e della presunzione. Un prezzo troppo alto pagato con la vita, e non ne è valso assolutamente la pena. Peccato che ce ne siamo accorti con troppo ritardo ma, tuttavia, siamo ancora in tempo per salvare l’uomo e il pianeta! Buona Festa di Risurrezione!
Salvatore Martino