Papa Francesco prega per chi approfitta del bisogno degli altri

8 Aprile 2020 – Città del Vaticano – Papa Francesco prega per la conversione di chi oggi approfitta del bisogno degli altri. Il pontefice introducendo la celebrazione di questa mattina a Casa santa Marta chiede una preghiera “per la gente che in questo tempo di pandemia fa commercio con i bisognosi: approfittano della necessità degli altri e li vendono: i mafiosi, gli usurai e tanti. Che il Signore tocchi il loro cuore e li converta”.

Nell’omelia ricorda che il Mercoledì Santo è chiamato il mercoledì del tradimento e evidenzia i tanti tradimenti che oggi si vivono nel mondo, i tanti giuda che tradiscono a volte anche i propri cari per il proprio interesse. Gente che fa commercio con la gente vendendo anche il prossimo, “sfruttandoli nel lavoro, non pagando il giusto”, non riconoscendo i diritti. E ha ricordato le parole di Gesù: “Non si può servire Dio e il denaro” e ognuno di noi “deve scegliere: o servi Dio, e sarai libero nell’adorazione e nel servizio, o servi il denaro, e sarai schiavo del denaro. Questa è l’opzione e tanta gente vuole servire Dio e il denaro. E questo non si può fare. Alla fine fanno finta di servire Dio per servire il denaro. Sono gli sfruttatori nascosti che sono socialmente impeccabili, ma sotto il tavolo fanno il commercio, anche con la gente: non importa. Lo sfruttamento umano è vendere il prossimo. Giuda se n’è andato, ma ha lasciato dei discepoli, che non sono suoi discepoli ma del diavolo”. Per papa Francesco “chi ama troppo i soldi tradisce per averne di più, sempre: è una regola, è un dato di fatto”.

Il papa invita quindi a pensare “a tanti Giuda istituzionalizzati in questo mondo, che sfruttano la gente. E pensiamo anche al piccolo Giuda che ognuno di noi ha dentro di sé nell’ora di scegliere: fra lealtà o interesse. Ognuno di noi ha la capacità di tradire, di vendere, di scegliere per il proprio interesse. Ognuno di noi ha la possibilità di lasciarsi attirare dall’amore dei soldi o dei beni o del benessere futuro”.

R.Iaria

 

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