Papa Francesco prega per i detenuti e pensa ai poveri

6 Aprile 2020 – Città del Vaticano – “Penso ad un problema grave che c’è in parecchie parti del mondo. Io vorrei che oggi pregassimo per il problema del sovraffollamento nelle carceri. Dove c’è un sovraffollamento – tanta gente lì – c’è il pericolo, in questa pandemia, che finisca in una calamità grave. Preghiamo per i responsabili, per coloro che devono prendere le decisioni in questo, perché trovino una strada giusta e creativa per risolvere il problema”. Con queste parole Papa Francesco ha introdotto la messa mattutina celebrata a Casa Santa Marta. Il Papa ha incentrato la sua omelia sul tema della povertà partendo da quanto detto da Gesù nel Vangelo di oggi: “i poveri li avere sempre con voi”. Ed è così, ha spiegato papa Francesco: ce ne sono tanti e spesso non li vediamo. Nel Vangelo si racconta di Giuda che pensa ai poveri. Il nardo prezioso che Maria ha utilizzato per Gesù era megli darlo ai poveri, diceva Giuda “ma non perché gli importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Questa storia dell’amministratore non fedele – ha detto il Papa – è sempre attuale, sempre ce ne sono, anche a un alto livello: pensiamo ad alcune organizzazioni di beneficenza o umanitarie che hanno tanti impiegati, tanti, che hanno una struttura molto ricca di gente e alla fine arriva ai poveri il quaranta percento, perché il sessanta è per pagare lo stipendio a tanta gente. È un modo di prendere i soldi dei poveri”. “I poveri li avete sempre con voi”, ha detto Gesù e “questa è una verità”. I poveri ci sono. Ce ne sono tanti: “c’è il povero che noi vediamo, ma questa è la minima parte; la grande quantità dei poveri sono coloro che noi non vediamo: i poveri nascosti. E noi non li vediamo perché entriamo in questa cultura dell’indifferenza che è negazionista e neghiamo” cercando di “diminuire” la realtà.

La maggioranza sono i poveri “vittime delle politiche economiche, delle politiche finanziarie”, ha sottolineato papa Francesco evidenziando come la maggioranza della ricchezza si triva oggi in mano a poche persone. Questi poveri “li incontreremo nel giudizio. La prima domanda che ci farà Gesù è: ‘Come vai con i poveri? Hai dato da mangiare? Quando era in carcere, lo hai visitato? In ospedale, lo hai visto? Hai assistito la vedova, l’orfano? Perché lì ero Io’. E su questo saremo giudicati. Non saremo giudicati per il lusso o i viaggi che facciamo o l’importanza sociale che avremo. Saremo giudicati per il nostro rapporto con i poveri. Ma se io, oggi, ignoro i poveri, li lascio da parte, credo che non ci siano, il Signore mi ignorerà nel giorno del giudizio”.

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