30 Marzo 2020 – Firenze – Il drammatico momento che stiamo vivendo ci costringe a guardare veramente dentro noi stessi, al nostro stile di vita, alle nostre attività.
L’epidemia del Covid_19 è arrivata in Toscana e anche a Firenze. Firenze non vive l’emergenza sanitaria della Lombardia e di altre regioni ma qui tutto si è fermato. L’attività legata al turismo è momentaneamente sospesa e non si sa quando riprenderà.
In questo contesto le comunità migranti sembrano non aver problemi di coronavirus, ma devono affrontare altre situazioni molto difficili che riguardano il lavoro e la famiglia. Con la cessazione delle attività lavorative collegate in modo particolare alla ristorazione alcune comunità sono in disagio: in modo particolare: India, Sri Lanka, Marocco, Filippine, Cina, Ucraina, Romania, Albania. Molte di queste persone lavorano negli alberghi come aiuto cuoco, personale per la pulizia, altri hanno dei piccoli locali di ristorazione. In modo particolare chi è più direttamente toccato è il mondo delle badanti e delle colf.
A Firenze la comunità Filippina, Ucraina e Rumena. Alcuni assistenti di queste comunità ricevono notizia che i loro connazionali hanno perso il lavoro di badanti o sono stati licenziati.
Altro settore in difficoltà è lo spettacolo viaggiante che per ragioni di salute pubblica non possono esercitare la loro professione e sono rimasti senza lavoro da più di un mese a questa parte. Inoltre non sappiamo se il Comune ha temporaneamente sospeso le tasse di utilizzo del suolo pubblico. Notiamo che molti giostrai con residenza a Firenze svolgono il lavoro nei dintorni: Santuario dell’Impruneta, Fucecchio, Empoli, Arezzo, per le sagre e le feste patronali in modo particolare: S. Giuseppe 19 marzo e L’Annunziata 25 marzo.
In questo contesto molti di loro si sono rivolti alla Migrantes per chiedere aiuti. La Migrantes si è fatta presente in modo particolare assicurando il sostegno del vitto grazie alla collaborazione con la Caritas Diocesana. Il coordinamento Caritas ha permesso a quanti sono in disagio di accedere al pacco alimentare e alle strutture di accoglienza temporanee in conformità alle norme sanitarie per l’epidemia presente. La Migrantes di Firenze collabora con la Caritas: giovani volontari delle comunità migranti stanno aiutando la Caritas per la preparazione dei pacchi alimentari.
Un altro aspetto importante, emerso in questi giorni, è il coordinamento regionale dello spettacolo viaggiante che ha avuto effetti positivi nell’affrontare situazioni di emergenza. Ci sono stati continui contatti e scambi di informazioni tra: Mons. Piergiorgio Saviola referente dello spettacolo viaggiante per Firenze e la Sig.ra Ivonne Tonarelli responsabile regionale per lo spettacolo viaggiante. Anche il coordinamento regionale Migrantes ha dato la sua collaborazione mettendo in rete le informazioni con le zone interessate: Livorno, Grosseto, S. Miniato, Prato, Pistoia e Montecatini. (p. Alessandro Bedin – Migrantes Firenze e Toscana)