Hanau: una riflessione a pochi giorni dalla strage

25 Febbraio 2020 – Hanau – Mercoledì 19 febbraio in due bar Shisha a Hanau: ci sono stati degli spari da arma da fuoco che hanno causato 9 vittime oltre l’attentatore e la madre di questi.

Il sindaco di Hanau (100.000 abitanti di cui 25% stranieri) Kaminski ha indetto immediatamente delle riunioni in luogo pubblico per la commemorazione degli uccisi e si rifiuta di parlare di stranieri ma di cittadini inseriti nella vita della comunità cittadina , di persone integrate nella società. Le vittime sono turchi con origini curde, una rumena-polacca, bosniaci.

Appena avvenuta la strage gli italiani che vivono ad Hanau hanno cominciato a comunicare tra loro invitando a non uscire di casa. Nei giorni successivi , a causa delle indagini, la scuola elementare „Heinrich Heine Schule“ e gli asili circostanti sono rimasti chiusi. Si è vissuta una atmosfera di shock: Hanau al centro di una tragedia senza pari. In un quartiere del centro alcuni nostri parrocchiani che abitano vicino non hanno sentito nulla la notte, solamente il giorno seguente hanno notato le transenne. Si è parlato di razzismo. Si ha paura che episodi del genere si possono ripetere: ieri una macchina ha travolto un corteo di carnevale in un paese dell’Assia.

Come comunità cattolica italiana abbiano donato un mazzo di fiori col velo nero per Hanau Kesselstadt, secondo luogo della tragedia. Due membri della comunità – uno dei quali attivo nella vita politica della città – hanno deposto i fiori e hanno espresso la solidarietà della comunità cattolica italiana di Hanau. Alla manifestazione anche la mamma di una delle vittime che indossava il cappotto del figlio ucciso: un gesto Molto commuovente…La domenica successiva abbiamo celebrato la messa con stola viola ed é stata omessa l’omelia: abbiamo ricordato e pregato per le vittime e i loro familiari. A Marzo è prevista una commemorazione pubblica e sarà dichiarato lutto cittadino.

Hanau adesso é tristemente nota per questi episodi e questo dispiace. Il nostro pensiero va alle vittime, uccise barbaramente e alle loro famiglie. Ci lascia orfani di giovani innocenti. Ci vorrà tempo per riflettere negli anni dell’estremismo di destra, sottovalutato da molto tempo ma non possiamo fermarci al razzismo e alla violenza ma Hanau vuole dimostrare che una coesistenza pacifica é possibile fra culture e identitá etniche diverse. Noi come cristiani non perdiamo naturalmente la speranza ma siamo certi che il bene, anche in momenti tragici come questi, non prende il sopravvento ma che sia il bene alla fine ad avere la supremazia. (Nico Bongiorno – padre Antonio Gelsomino)​

 

 

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