Milano: cambia l’accoglienza dei migranti in diocesi

17 Febbraio 2020 – Milano – In un solo anno, oltre la metà dei migranti ospiti della Caritas Ambrosiana che avrebbero dovuto lasciare i centri di accoglienza in virtù del primo Decreto sicurezza, hanno raggiunto l’autonomia grazie alle scelte della diocesi di Milano. È quanto emerge dal primo bilancio del Progetto a favore degli esclusi dal sostegno pubblico varato dall’ente diocesano per mitigare gli effetti del provvedimento governativo dell’ottobre 2018, poi convertito in legge a dicembre di quell’anno.

Nella sola Diocesi di Milano, hanno potuto beneficiare dall’intervento 77 persone (di cui 29 minori), tutte titolari di permesso di soggiorno per ragioni umanitarie in carico alle strutture gestite per conto delle Prefetture dalle cooperative sociali della Caritas Ambrosiana e del territorio. Migranti dunque cui lo Stato – si legge in una nota –  aveva riconosciuto il diritto a restare sul territorio nazionale ma che avevano perso il diritto all’accoglienza con l’entrata in vigore del decreto. Grazie, invece, all’iniziativa della Caritas Ambrosiana tutti gli ospiti hanno potuto proseguire i precorsi di integrazione che avevano intrapreso o iniziarne di nuovi negli stessi centri o in altri del sistema diocesano.

Ad un anno di distanza da questa decisione, su 48 adulti rimasti nelle strutture 20 hanno già trovato un lavoro alcuni in modo autonomo, altri al termine dei corsi di formazione e delle borse lavoro che sono state offerte loro all’interno del progetto. Inoltre tutti i 14 migranti single ospiti e più della metà delle famiglie (14 su 24) si stanno preparando a lasciare i centri di accoglienza grazie a percorsi di autonomia ben avviati.

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