Matera-Irsina: inaugurata Casa Betania, argine contro il caporalato

23 Gennaio 2020 – Matera – E’ l’accoglienza dei migranti che lavorano nelle campagne del Metapontino, in Basilicata, la priorità di “Casa Betania – la Casa della carità”, inaugurata ieri dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina e dalla Caritas nel borgo Serramarina di Bernalda (Matera). La struttura è stata acquistata dall’Arcidiocesi grazie ai finanziamenti dell’8 x mille alla Chiesa cattolica.

Betania, ha spiegato l’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, “è il villaggio dove Marta, Maria e Lazzaro vivevano e presso la cui casa Gesù si fermava ogni volta che percorreva quella strada. Ieri come oggi – ha aggiunto il presule – questo nome significa accoglienza, amicizia, prossimità. Qui abbiamo creato un argine alla piaga del caporalato”.

Una trentina i posti letto a disposizione di chi, per periodi determinati, avrà necessità di un tetto sicuro e provvisto di tutti i servizi, comprese due cucine e spazi comuni di aggregazione. “Vigileremo – ha detto il presule inaugurando la struttura alla presenza delle massime autorità istituzionali della provincia, prefetto e questore inclusi, ma anche di un nutrito gruppo di imprenditori – perché ogni lavoratore che intercettiamo riceva un regolare contratto di lavoro”. Del resto, è stato ribadito ieri, la lotta contro lo sfruttamento lavorativo e il lavoro nero si fonda su interventi integrati: accoglienza, servizi sanitari, trasporto, formazione, controllo del mercato del lavoro e applicazione dei contratti. La gestione del sito, ha rilevato don Antonio Polidoro, direttore dell’ufficio Migrantes, sarà curata – grazie a progetti coordinati, finanziati anch’essi con l’8 x mille –, dalla stessa Fondazione e dal Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo, nell’ambito del progetto “Liberi di partire, liberi di restare”. Inoltre, per l’attività di accoglienza proseguirà il rapporto con il Forum “Terre di dignità” nel quale anche la Caritas diocesana è presente. Il prefetto di Matera, Rinaldo Argentieri, si è impegnato ad attivare la cabina di regia sul contrasto al caporalato convocandola il 10 febbraio proprio a Casa Betania. (Lucia Surano – Avvenire)

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