10 Gennaio 2020 – Milano – Sono oltre 250 le persone intercettate nel Mediterraneo, intente a fare la pericolosa traversata verso l’Europa, nella sola giornata di ieri. Fra queste, 150, informa l’OIM, che erano a bordo di due gommoni, sono stati riportate in Libia dalla cosiddetta guardia costiera libica. Per altre 60 il destino è stato più fortunato: i migranti sono stati soccorsi dalla Ong Sea Watch e ora si trovano al sicuro a bordo della nave. C’è invece preoccupazione per un gommone in avaria con a bordo 41 persone che ha lanciato l’Sos in acque maltesi, ieri pomeriggio. “Circa 150 migranti saranno riportati in Libia dalla guardia costiera. Mentre un team dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni è sul terreno pronto a fornire assistenza, sottolineando che la Libia non è un porto sicuro – scrive l’Organizzazione in un tweet – I migranti intercettati o salvati in mare non dovrebbero essere riportati in un’area di conflitto in corso”. Dopo giorni di maltempo e la guerra civile libica che si fa sempre più drammatica, ripartono quindi i viaggi della speranza nel Mediterraneo. Per chi riesce a fuggire dai centri di detenzione e cerca un futuro migliore in Europa. Sono soprattutto uomini giovani, ma anche donne e bambini. Come quelli salvati ieri al largo delle coste libiche dalla Ong Sea Watch che è anche riuscita a documentare il ‘respingimento’ dei due gommoni, riportati poi a Tripoli. Le imbarcazioni erano state segnalate dall’aereo di avvistamento dell’organizzazione, Moonbird. «Abbiamo documentato la cattura senza poter intervenire – scrive la Ong su twitter – Fino a quando lasceremo che persone in fuga vengano imprigionate in un Paese in mano ai signori della guerra?».
Il soccorso della Sea Watch, unica nave Ong in mare (anche se ieri, dal porto di Siracusa è partita la nave dell’organizzazione non governativa spagnola, Open Arms) è avvenuto in acque internazionali, a più di 24 miglia nautiche da Sabrata. Fra i migranti soccorsi anche donne e bambini. Nuove partenze e arrivi anche in Puglia. Trenta migranti sono sbarcati nelle scorse ore nel porto di Santa Maria di Leuca (Lecce), dopo che l’imbarcazione sulla quale si trovavano, uno yacht di 14 metri, è stata intercettata al largo delle coste salentine da un pattugliatore della Guardia di finanza. L’intero gruppo, composto da iraniani, iracheni, afgani, turchi, siriani e da un ucraino, una volta a terra, è stato soccorso dai volontari della Croce rossa italiana. A bordo dell’imbarcazione, posta sotto sequestro, vi erano due nuclei familiari, una donna e un minorenne accompagnato. È il terzo approdo avvenuto sulle coste del Salento dall’inizio dell’anno.
Intanto, il Viminale ha diffuso ieri i dati sulle nuove cittadinanze e le richieste d’asilo relative al 2019. Sono 68.351 (43.405 acquisite per residenza e 24.946 per matrimonio) i procedimenti di cittadinanza conclusi favorevolmente, con un aumento del 9,22% rispetto al 2018. I procedimenti conclusi negativamente sono invece cresciuti del 39,5% tra il 2017 e il 2018. Le comunità straniere per le quali si registra il maggior numero di procedimenti conclusi favorevolmente sono: Albania (15.252), Marocco (9.294), Romania (5.418), India (3.209), Moldavia (2.530), Ucraina (2.412). Gli stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana nel 2018 sono in possesso, per la maggior parte, di licenza media superiore (36%) e di licenza media (35%); non mancano i laureati (9.757), pari al 14% del totale. (Daniela Fassini – Avvenire)