L’Italia che resiste, l’Italia che accoglie

28 Novembre 2019 – Modena – Malgrado siano numerose le ricerche che evidenziano come in Italia stiano aumentando le tendenze xenofobe e “sovraniste”, non si può negare che nell’ultimo anno si siano dispiegati a più livelli interventi concreti di segno opposto, sottolineano i ricercatori del Report sul Diritto d’Asilo presentato a Roma.

Ci sono le reazioni istituzionali (di Regioni e Comuni), quelle ecclesiali, quelle della società civile organizzata ma anche quelle di singoli cittadini e cittadine. Un’attenzione particolare merita, inoltre, la campagna “Io accolgo” (promossa fra gli altri dalla Fondazione Migrantes e dalla Caritas italiana), che mira a dare voce e visibilità ai tanti cittadini che condividono i valori dell’accoglienza e della solidarietà e desiderano esprimere il proprio dissenso rispetto alla “chiusura dei porti”, ai decreti “sicurezza” e in generale alle politiche “anti-migranti”, mettendo in rete le molte iniziative già attive e promuovendone di nuove, sia di forte impatto comunicativo (l’esposizione di un oggetto simbolo, la coperta termica dorata), sia di rilevanza concreta nel “ridurre il danno” dei decreti “sicurezza”, promuovendo reti territoriali di prossimità e realizzando interventi di accoglienza, servizi di supporto all’inclusione sociale e azioni di tutela dei diritti.

Le contraddizioni e le tensioni evidenziate e smascherate dall’Italia “che resiste e che accoglie” sottolineano l’esigenza di una nuova “politica della somiglianza” che superi i rischi della logica di contrapposizione amico-nemico: quella più evidente verso i migranti e rifugiati, ma anche quella più sotterranea che riguarda i “vicini” italiani che la pensano diversamente da noi.

 

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