22 Novembre 2019 – Roma – I settimanali diocesani danno un “contributo essenziale alla promozione e all’inclusione nella storia di questo nostro Paese”. Ne è convinto il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Card. Gualtiero Bassetti che questa mattina ha celebrato una liturgia eucaristica con i partecipanti all’Assemblea della Fisc, la Federazione Italiana Settimanali Cattolici, sottolineando i che “la nostra casa non può che essere costruita attraverso un linguaggio puro e purificato, che sa farsi accoglienza e incontro”. Il Card. Bassetti ha evidenziato che “attualmente, i riferimenti più diffusi, anche nei media, sono l’apparire, il consumare, l’acquistare”. “La stessa informazione viene spesso vista solo come un prodotto da vendere. La conseguenza peggiore di tale mentalità è il progressivo svuotamento di significato di molte parole appartenenti al vocabolario della vita, della fede, della Chiesa”. Nell’omelia del cardinale, anche la constatazione che “le parole, quando sono appesantite da chi ama più raccontare il proprio ‘ego’ che raccontare l’’altro’, rendono difficile la comprensione del messaggio, non consentono la formazione di una corretta opinione pubblica e, nell’informazione religiosa, non riescono a comunicare appieno la vita ecclesiale e civile delle nostre comunità”. Per il presidente della CEI“l’antidoto sta nella ricerca di un linguaggio che consenta al messaggio di essere comprensibile e di ‘insegnare’”.
Per il Presidente della Federazione, don Adriano Bianchi nelle “nostre comunità continua l’attenzione per i giornali diocesani, giornali di popolo, del territorio, della Chiesa e della gente che hanno ancora la forza di far crescere le coscienze e alimentare lo sguardo di un Paese reale, attraverso la vicinanza alle persone e alla loro vita”. Per don Bianchi la trasformazione dal cartaceo al digitale “non sempre è facile”, ha detto il sacerdote al Sir auspicando che “il sostegno da parte delle comunità, della Chiesa e dello Stato non venga meno”. I giornali della Fisc “sono il termometro delle comunità per il loro giornalismo di vicinanza. Quello che ci permette di capire cosa pensano davvero le persone e ci aiuta a superare alcuni luoghi comuni, come nel caso del tema dei migranti. Poter raccontare storie di relazione con queste persone è peculiare del nostro modo di fare giornalismo”.
Ieri sera alla prima giornata dell’Assemblea Fisc sono intervenuti anche Carlo Verna, Presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti che ha evidenziato che oggi “si sta cominciando a invertire una tendenza: non abbiamo bisogno di tagli ma di una nuova legislazione per il giornalismo”, ha detto.
“La legge di bilancio ha portato alla sospensione del taglio diretto ai contributi per l’editoria. È solo il primo intervento per i giornali diocesani, che sono i principali beneficiari dei contributi pubblici all’editoria. Seguirà un organico piano di riorganizzazione dei fondi nella prossima riforma della legge per l’editoria”, ha quindi detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Andrea Martella, evidenziando che nel sistema dell’informazione italiana “i settimanali cattolici sono una realtà significativa. Credo – ha detto – che i giornali diocesani rappresentino e siano la testimonianza di un’editoria di prossimità che possa farsi strumento di sussidiarietà orizzontale, quando riesce a farsi voce delle istanze di solidarietà e dell’associazionismo”.