1 Ottobre 2019 – Torino – “Cosa c’è di meglio per una persona che arriva da lontano, per sentirsi integrata nella nostra comunità, che essere accolta in una famiglia?”. Sono le parole pronunciate da Sonia Schellino, vice-sindaca della Città di Torino in occasione dell’incontro “Presentazione Formazione famiglie accoglienti”, organizzato a Torino ieri, 30 settembre, dall’Ufficio Migrantes della diocesi in collaborazione con l’Associazione delle Famiglie Accoglienti.
Un ciclo di quattro incontri, dal 21 ottobre al 25 novembre, rivolti a singoli e famiglie che vogliono sperimentare l’accoglienza di un rifugiato nella propria casa. Oltre 50 persone hanno partecipato all’appuntamento dove sono stati presentati i temi che verranno affrontati: aspettative, diritti e confronto sui temi dell’accoglienza diffusa.
“Voglio ribaltare la prospettiva: fin qui si è parlato del bisogno di essere accolti, pensiamo anche al bisogno di accogliere, di aprirsi, di creare ponti, di sentirsi meno soli”, ha sottolineato il Direttore Migrantes di Torino, Sergio Durando, che ha voluto porre l’attenzione sula valenza biunivoca di un’esperienza come quella del progetto “Rifugio diffuso”. “Abbiamo iniziato nel 2009 con 20 famiglie e 5 associazioni, in 5 anni abbiamo inserito 143 persone all’interno di circa 120 famiglie. Oggi siamo a più di 1000”, ha affermato Salvatore Bottari dell’Ufficio Stranieri del Comune di Torino con cui la Pastorale Migrantes collabora su questa esperienza dal 2015.
Per informazioni potete scrivere a rifugiodiffuso@upmtorino.it