Biagio Conte: “Europa, non chiudere i cuori”

31 Luglio 2019 –  

Milano – Mi faccio clandestino per mettermi nei panni di tutti i migranti e i discriminati, compresi gli italiani costretti ad emigrare all’estero per trovare un lavoro. Voglio scuotere l’Europa percorrendola a piedi e andando a Strasburgo e Bruxelles”. Biagio Conte, 55 anni, il missionario laico fondatore della “Missione di speranza e carità” a Palermo, è il protagonista della copertina del numero di Famiglia Cristiana in edicola da domani. Il settimanale cattolico l’ha seguito in Lombardia, fino a Seveso, in una tappa del cammino che lo vede ogni giorno macinare circa 25 chilometri, a piedi, il saio liso, i sandali ai piedi, il bastone in mano,  affidandosi alla Provvidenza e digiunando: beve solo acqua e porta con sé un cartello con cui chiede “solidarietà e rispetto per ogni cittadino”, anche se straniero, povero, emarginato. Partito l’11 luglio scorso da Genova, dove è arrivato da Palermo su un traghetto, simbolo dei barconi che solcano il Mediterraneo, Biagio Conte ha deciso di compiere questo pellegrinaggio penitenziale per protestare contro la politica dei muri nel cuore dell’Unione Europea: “Se siamo una società aperta per l’economia dobbiamo esserlo anche per gli uomini, soprattutto i poveri. Non accetto le ingiustizie e la divisione dei popoli, l’intolleranza e la discriminazione”.

Nel suo cammino, il missionario è intenzionato a toccare Svizzera, Germania, Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Danimarca, forse Romania e Ungheria, passando per le sedi istituzionali europee.  Nell’intervista rilasciata a Famiglia Cristiana, Conte racconta la sua conversione, nel 1990, la guarigione miracolosa a Lourdes, come si è preparato a questo cammino e rivela: “Davanti al Parlamento europeo dirò che siamo tutti fratelli e sorelle. I muri sono già stati condannati dalla storia. La vera Unione europea da costruire è quella che rispetta gli uomini e l’ambiente. Come dice papa Francesco, non dobbiamo lasciarci rubare la speranza da nessuno”.

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