17 Giugno 2019 – Asti – Di fronte all’avanzare di un’idea di società chiusa, fondata sulla paura, sulla discriminazione e sui razzismi, è nata, il 13 giugno 2019, ad Asti la rete di associazioni e cittadini “Welcoming Asti”. Tra i promotori l’Ufficio Migrantes della diocesi di Asti, che ha collaborato a coinvolgere diverse realtà locali sensibili al mondo delle migrazioni, unite dal desiderio di affermare un diverso e alternativo modello di società, più equo ed umano, fondato sulla pace e sulla giustizia sociale, sull’accoglienza e sulla solidarietà, sull’universalità dei diritti e sulla dignità di ogni persona, sul rispetto dell’ambiente e sulla crescita della coesione sociale. La società proposta da Welcoming Asti è una società inclusiva, senza discriminazioni, senza muri e in cui le differenze, legate al genere, all’etnia, alle condizioni personali o sociali, alla religione, all’orientamento sessuale, alla nazione di provenienza e persino alla salute, non diventino mai un’occasione per creare nuove persone da allontanare, segregare, o emarginare. Una società più giusta e aperta, capace di non restare inerte e di non distogliere lo sguardo di fronte alle morti e alle sofferenze di coloro che tentano di raggiungere l’Europa perché salvare vite non è un atto negoziabile.
Così, a partire dalla raccolta firme per la campagna “Welcoming Europe” diverse persone, enti e associazioni dell’astigiano hanno condiviso un percorso umanamente intenso e arricchente che si è poi concretizzato nell’impegno di lavorare per uno scopo comune, proponendo una narrazione diversa del fenomeno migratorio e ponendo al centro le persone. Sono questi i valori che hanno portato diverse associazioni del territorio (Acli, Asti, ANPI – Comitato provinciale Asti, Ass. Altritasti, Ass. Ananse, Ass. Cittadinanzattiva Piemonte EPS – sez. Asti, Ass. Noix de Kola, Ass. Tempi di Fraternità OdV, Caritas diocesana Asti, Centro Missionario Diocesano Asti, Coordinamento Asti Est, Libera Asti, Uff. Diocesano Migrantes) e singoli cittadini alla creazione di questa rete costruita dal basso, fatta di persone, idee, azioni e organizzazioni. La “Rete Welcoming Asti” è apartitica e intende promuovere l’organizzazione periodica di occasioni di dialogo e confronto democratico, per condividere, coordinare e, eventualmente, sviluppare insieme azioni e iniziative sociali e culturali capaci di coinvolgere il territorio nonché di favorire l’informazione, la collaborazione e la partecipazione alle iniziative sviluppate in maniera autonoma dai diversi soggetti aderenti. Alla presentazione della Rete sono intervenuti anche il Vescovo di Asti Mons. Marco Prastaro e l’Imam Abdessamad Latfaoui che hanno sottolineato l’importanza di camminare insieme e di lavorare affinché tutti riconoscano nel prossimo un fratello. Per informazioni scrivere a welcomingasti@gmail.com o visitare la pagina Facebook https://www.facebook.com/Welcoming-Asti-470216946854585/