Mci Barcellona: il card. Omella in visita alla comunità italiana

3 Giugno 2019 – Barcellona – Quest’anno la celebrazione della Confermazione dei ragazzi della Comunità Cristiana Italiana di Barcellona si è celebrata il 1 giugno nell’antica chiesa di Sant’ Anna e ha accolto un invitato speciale: l’arcivescovo di Barcellona, il card. Juan José Omella. Il porporato aveva espresso il desiderio di incontrare la Comunità italiana e don Luigi Usubelli, che la guida dalla sua fondazione nel 2014, lo ha invitato a partecipare ad uno dei momenti più importanti dell’anno.

La celebrazione era attesa con la stessa emozione con cui si attende una festa di famiglia in cui vivere un grande momento di condivisione con le parrocchie catalane il cui appoggio e supporto è stato negli anni indispensabile per il cammino della comunità.

E la festa c’e stata.

Con il cardinale e don Luigi hanno concelebrato 8 parroci ed il diacono di Terrassa in una chiesa gremita, emozionata dove lo Spirito Santo ha raggiunto il cuore di tutti.

Ed è ai doni dello Spirito Santo Santo che il cardinale ha dedicato la sua omelia. Il dono della preghiera, perché l’ascolto dello Spirito porta a sentire un profondo bisogno di pregare ed è nella preghiera che si trova alimento e forza per vivere la fede. Il dono della comunione, perché è affidandoci allo Spirito che si può essere uomini e donne di comunione in famiglia, nel lavoro, nella comunità. Il dono della missione, perché è lo Spirito che spinge ad essere testimoni in ogni situazione della vita, a predicare il Vangelo senza paura nè complessi di superiorità ma nemmeno di inferiorità.

Durante l’offertorio sono stati presentati al cardinale i progetti e le attività che la comunità ha costruito nel suo cammino. Dal servizio liturgico, alla proposta di momenti di arricchimento spirituale e culturale, alla catechesi per bambini ragazzi e adulti, ai progetti rivolti alle periferie esistenziali: come quelli offerti ai senza fissa dimora o ai connazionali presenti nelle carceri cittadine, alle persone sole e ammalate.

Progetti che sono stati possibili grazie all’accoglienza e alla collaborazione con le tante realtà della diocesi di Barcellona. Per questo sono stati presentati al cardinale esprimendo tanta riconoscenza ed il desiderio di continuare questo cammino, offrendo la lingua, la cultura e la creatività italiana per continuare a costruire una chiesa aperta, attiva e davvero universale.
La festa si è conclusa con un aperitivo nel bellissimo chiostro della chiesa a cui il cardinale ha partecipato in un clima felice e famigliare. Un Primo giugno che la comunità italiana di Barcellona non dimenticherà. (Segreteria Comunità Cristina Italiana)

Temi: