Mogherini (Ue): discriminazione razziale “sfida culturale che solo insieme possiamo vincere”


Bruxelles – “Quest’anno celebriamo il 50° anniversario dell’entrata in vigore della Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. La Convenzione si è dimostrata uno strumento efficace, ponendo i governi di fronte alle loro responsabilità nei confronti dei cittadini e sulla scena internazionale”. Lo dichiara Federica Mogherini, Alto rappresentante, a nome dell’Ue, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, che si celebra oggi 21 marzo. “Sulla base della Convenzione, molti Paesi hanno adottato leggi e politiche a livello nazionale per prevenire e sradicare la discriminazione razziale. Questo vale anche per noi: l’Unione europea e gli Stati membri dispongono di una solida legislazione e di politiche efficaci”. Mogherini aggiunge: “Nonostante i progressi compiuti, tuttavia, in troppi sono ancora vittime di episodi di razzismo e di discorsi di odio a causa del colore della pelle, delle origini etiche o per motivi religiosi. Si tratta di un fenomeno che si verifica a tutt’oggi in molti paesi del mondo, e l’Unione europea non ne è esclusa. Nel 50° anniversario dell’entrata in vigore della Convenzione, ne chiediamo la ratifica universale e invitiamo tutti i Paesi che ancora non l’hanno fatto ad accettare il prima possibile le procedure per i reclami individuali”.
Nell’Ue, aggiunge Mogherini, “continuiamo a combattere contro ogni modello o manifestazione di discriminazione e odio razziali, nonché ad applicare tutti gli strumenti per rispettare la diversità. Nella nostra azione esterna portiamo avanti il dialogo con i paesi partner, i rappresentanti della società civile, le organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, il Consiglio d’Europa, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, e con le organizzazioni regionali per promuovere la non discriminazione, l’inclusione sociale e l’uguaglianza per tutti, nonché il rispetto universale del divieto di discriminazione razziale”. “I nuovi orientamenti dell’Ue in materia di diritti umani sulla non discriminazione nell’azione esterna, di recente adozione, confermano che affrontare tale questione costituisce una priorità per l’Unione europea e che siamo determinati a svolgere un ruolo guida in materia di non discriminazione attraverso le nostre politiche a livello interno ed esterno. Si tratta di un dovere politico per tutte le istituzioni ma si tratta soprattutto di una sfida culturale che solo insieme possiamo vincere”. (sir)