Roma – Sarà dedicata alla patrona dei migranti, Santa Francesca Cabrini, la serata di domani, alle ore 20,00, all’interno della mostra di Safet Zec, ospitata presso la Chiesa di San Francesco Saverio del Caravita a Roma. Si tratta di uno degli appuntamenti dei “Mercoledì di Exodus”, un ciclo di opere del pittore bosniaco Safet ispirate al tema delle migrazioni promosso e sostenuto dalla Fondazione Migrantes, dalla Caritas Italiana, dalla Caritas di Roma, con il patrocinio del Centro Astalli e realizzato dall’Associazione A.M.I.C.I. con la collaborazione di Agite – Agenzia per la Globalizzazione delle Imprese dei Territori.
Alle 20,00 sarà proiettato il film “Mother Cabrini” della regista Daniela Guerrieri che racconta la vita della santa che fu tra le prime religiose che accompagnarono i migranti italiani che raggiungevano soprattutto le Americhe. Oggi, in un tempo di migrazioni umane senza precedenti, possiamo trarre forza, speranza e ispirazione dall’esempio di persone come Santa Francesca Saverio Cabrini, una forza che ha cambiato positivamente il destino di milioni di persone che lontano da casa non si sentirono abbandonati.
Canonizzata nel 1946 da Papa Pio XII, diventando così la prima cittadina americana ad essere dichiarata Santa, è stata nominata Patrona dei Migranti nel 1950 Nel settembre 2017, in occasione della commemorazione dei 100 anni dalla morte, Papa Francesco ha scritto che “gli odierni spostamenti epocali di popolazioni, con le tensioni che inevitabilmente si generano, fanno di Madre
Cabrini una figura singolarmente attuale. In particolare – ha aggiunto – la Santa unisce l’attenzione alle situazioni di maggiore povertà e fragilità, come gli orfani e i minatori, a una lucida sensibilità culturale, che, in continuo dialogo con le gerarchie locali, si impegna a conservare e ravvivare nei migranti la tradizione cristiana recepita nei paesi d’origine, una religiosità talvolta superficiale ma spesso impregnata di un’autentica mistica popolare, offrendo d’altra parte le strade per integrarsi pienamente nella cultura dei paesi di arrivo, così che i migranti italiani fossero accompagnati dalle Madri Missionarie ad essere pienamente italiani e pienamente americani. La vitalità umana e cristiana dei migranti diventa così un dono per le Chiese e i popoli che accolgono”.
Alla proiezione interverranno, fra gli altri, la regista e la produttrice del film. Prima della proiezione, alle 18, si parlerà sempre di Madre Cabrini con la presentazione del libro di Meo Carbone “Francesca e i migranti”.