Bari – Impugnare la “legge Salvini” sulla sicurezza davanti alla Corte Costituzionale e stanziare fondi straordinari per garantire salute, istruzione e assistenza agli immigrati residenti in Puglia. È quanto chiedono in una lettera aperta al presidente della giunta regionale pugliese, Michele Emiliano, gli organizzatori di un presidio cittadino che si tiene oggi pomeriggio davanti al Teatro Piccinni di Bari. Oltre cinquanta associazioni – tra cui Acli Bari-Bat, Cisl Bari, Comunità di Sant’Egidio Bari, Forum Terzo Settore Puglia, Libera Bari-Bat, Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Puglia – esprimono “grande preoccupazione” per gli effetti che la “legge Salvini” sta creando “in danno di una fascia di persone che stanno diventando dei ‘fantasmi’”. La Puglia “si è dotata sin dal 2009 di una legge (la n.32) che costituisce un pilastro basilare ai fini della promozione della integrazione e della tutela dei diritti umani fondamentali – scrivono – e la legge Salvini va ad incidere fortemente sulla previsione di quelle norme regionali”. Perciò, le associazioni invitano Emiliano “a voler prevedere lo stanziamento di fondi” per portare a soluzione “tutte quelle problematiche concrete che stanno sorgendo” e “ad assumere con urgenza ogni altra iniziativa, a cominciare dall’impugnazione della legge 132/2018 davanti alla Corte Costituzionale, a tutela della sfera della competenze regionali lese”. (Sir)