Rimini: torna la Mostra dei Presepi dal mondo promosso da Caritas e Migrantes

Rimini – Quest’anno la Mostra dei Presepi dal Mondo, giunta la XVI edizione a Rimini su iniziativa degli uffici Caritas e Migrantes della diocesi di Rimini, quest’anno è inserita nel programma del Natale riminese: “L’Opera di Natale” che coinvolgerà il quadrante urbano compreso fra Piazza Cavour, Piazza Malatesta e Castel Sismondo, e che si estenderà nel Natale diffuso in tutto il centro storico. La Mostra dei Presepi dal mondo, insieme all’Equo e solidale di Pacha Mama, saranno ospitati nell’Ala Isotta del Castel Sismondo. Il tema della Mostra sarà “Viaggiare, Incontrare, Narrare”.

Il viaggio – spiegano i promotori –  è necessario per uscire da sé stessi, dalle proprie convinzioni, spesso rivestite di pregiudizi. Il viaggio è necessario per incontrare l’altro, per conoscere davvero la sua vita.

A volte il viaggio è necessario per salvarsela, la vita. E se l’incontro può iniziare da quello che riconosciamo, fatto da sogni, progetti e preoccupazioni, le differenze diventano fonte di ricchezza e crescita reciproca. Perché incontrarsi significa rendersi conto che nell’incontro è più quello che ricevo che quello che posso offrire”.

La Mostra sarà inaugurata insieme al “Natale al Castello” sabato 1 dicembre alle ore 11 e domenica 2 dicembre alle ore 16 ci sarà la presentazione ufficiale insieme al Vescovo mons. Francesco Lambiasi e rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2018 con ingresso gratuito la mattina 9,30 – 12,30  e il  pomeriggio 15,30 – 19,00.

Lo scorso anno a visitare la Mostra oltre 20.000 persone con una cinquantina di visite guidate di scolaresche e gruppi di catechismo. “Presepi dal Mondo – si legge in una nota – vuole essere un momento di riflessione, conoscenza e interscambio religioso e culturale proposto alla Città per accrescere il sentimento di fraternità e abbattere le barriere di intolleranza che sempre più spesso si affacciano nella società civile. Presepi dal Mondo è anche una grande opportunità per conoscere la straordinaria ricchezza sociale e culturale nel mondo e condividere un messaggio di pace e unione fra i popoli.

Per una cultura dell’incontro, dell’accoglienza, della solidarietà e dell’attenzione agli esclusi.