Modena – “Umani 100%”. Questo tema è al centro del Festival della Migrazione che si è aperto ieri a Modena. Un tema “coraggioso” soprattutto perché spesso “il problema dei migranti sembra essere solo una questione di sicurezza. Lo è certo, come tante altre cose nella città degli uomini. Ma non è solo questo, perché – ha spiegato l’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi – manca l’incontro, manca l’ascolto”. “Umani al 100%: mai mettere in discussione questa percentuale! Si è uomini quando si è capaci di vivere, far vivere, si usa l’intelligenza e si sanno risolvere i problemi andando oltre all’emergenza. E dobbiamo dire una cosa molto chiara: non si può lasciare morire nessuno in mare”, il monito del presule intervenuto alla sessione sull’ “inclusione nella città. I media nella rete della migrazione”. Un tema toccato dal direttore generale della Fondazione Migrantes, don Giovanni De Robertis che ha ricordato come “sono necessarie altre azioni oltre all’accogliere: proteggere, integrare, includere, altrimenti la migrazione da ricchezza può divenire degrado”. “Nell’essere umano l’essere ci viene dato come dono, ma l’umano è un compito che dura tutta la vita, non può mai essere dato per scontato, e lo vediamo in questi tempi in cui tanti episodi di cronaca – di brutalità e di indifferenza” ci mostrano “una regressione dell’umano nelle nostre società, la perdita di quel tratto di umanità che ha sempre contraddistinto il nostro paese”, ha spiegato. E i mezzi di comunicazione sociale devono contribuire a costruire una “identità nazionale”, ha spiegato il Prefetto del Dicastero per la comunicazione Paolo Ruffini evidenziando che da “giornalisti cristiani dobbiamo cercare di essere portatori di verità non per imporla ma per proporla, dobbiamo cercare di mettere in rete quello che altri scartano, selezionare le notizie, dobbiamo cambiare il punto di vista e accettare la sfida del tempo che cambia”. E i giornalisti hanno il compito – ha quindi ricordato il direttore di Tv2000 Vincenzo Morgante – di “rispondere con imparzialità alla faziosità e con discernimento alla sventatezza. I media non sono una cassa di risonanza ma strumenti di informazione”. E sul tema c’’è molto da fare ha detto il presidente dell’ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna, Giovanni Rossi, per usare un linguaggio adeguato. Preoccupazione per il clima che si respira è stato espresso dall’arcivescovo di Modena-Nonantola Erio Castellucci evidenziato anche dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli: una situazione pe “me dolorosa”, ha detto Castellucci. Oggi, tra gli appuntamenti, il convegno, questa mattina su “lo sport insegna”, il “pranzo dei popoli” e questa sera dibattito con Romano Prodi, Ilvo Diamanti e mons. Gian Carlo Perego. (Raffaele Iaria)