Mondo Migliore: la storia del Centro

Roma – La struttura “Mondo Migliore” che ospiterà per qualche giorno i 100 migranti soccorsi dalla nave della Guardia Costiera italiana “Diciotti” – per poi essere trasferiti in diverse diocesi italiane – si trova sulla via dei Laghi, nel Comune di Rocca di Papa. Una struttura che può ospitare fino a seicento migranti. Ieri, prima dell’arrivo dei nuovi ospiti erano presenti 250 migranti.  Una struttura realizzata e inaugurata da papa Pio XII, poi donata dallo stesso papa Pacelli a padre Riccardo Lombardi, gesuita, fondatore del “Movimento per un Mondo Migliore”. Fu Pio XII personalmente – riferisce il card. Angelini in uno scritto pubblicato nel volume “Verso un Mondo Migliore” scritto da Raffaele Iaria ed edito da Ancora – che mi fece conoscere il suo vivo desiderio al riguardo e per questo, con l’Unione Uomini di Azione Cattolica, presi l’iniziativa della costruzione. Il terreno che si voleva destinato al Centro Internazionale per un Mondo Migliore era sulla via dei Laghi, di fronte a Castel Gandolfo, dall’altra parte del lago di Albano. Era l’anno 1954”. Il movimento “avanza irresistibilmente –  dice in quel tempo Padre Lombardi – con l’aiuto delle anime docili allo Spirito Santo, superando ogni umana progettazione”. I lavori vanno veloci e il centro viene inaugurato l’8 novembre 1956 da Pio XII. La solenne inaugurazione – ricorda ancora il cardinale Angelini – avvenne con la presenza del papa: un evento eccezionale per quel tempo. In dono ha lasciato uno “splendido ostensorio regalatogli dal Comune di Castel Gandolfo” il giorno prima. Qui nasce il Centro Internazionale del Movimento per un Mondo Migliore, con una dozzina di sacerdoti e religiosi appartenenti a diversi ordini e congregazioni che promosse per decenni le Esercitazioni per un Mondo Migliore e ne organizzò la diffusione in una cinquantina di nazioni del mondo.

Nel settembre del 1965 padre Lombardi invitò papa Paolo VI a visitare il centro di Rocca di Papa. Montini rispose che per quell’anno non era possibile, e Lombardi ci rimase male. Pochi giorni dopo, si legge nel testo citato – però, la sorpresa: il papa si presenta, quasi all’improvviso, il 1 settembre, al Centro Internazionale mentre era in corso un ritiro spirituale al quale partecipavano 50 vescovi. “Trovo tanti vescovi, ma sono venuto per il Centro”, dice Paolo VI. Due anni dopo la morte di padre Lombardi (1979) il Centro di Rocca di Papa fu venduto a un istituto religioso, gli Oblati di Maria Vergine  e che hanno conservato per lungo tempo la funzione di casa di esercizi spirituali per gruppi di grandi dimensioni. Un’attività che per anni era stata preminente nel Gruppo, ma che allora stava cedendo il passo alla sperimentazione dei nuovi progetti pastorali, anche se il Gruppo non ha mai abbandonato le Esercitazioni per un Mondo Migliore, che considera uno strumento-chiave della sua missione, spiega l’autore del volume. Ad aprile 2017 la struttura è diventata un Centro di accoglienza straordinaria (Cas), fino allo scorso ottobre, quando si è trasformata in centro soprattutto destinato alla ricollocazione, gestito dalla Cooperativa Auxilium.

Il 6 dicembre scorso è stato visitato da mons. Giovanni Angelo Becciu, allora Sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato. All’entrata di Mondo Migliore è stato accolto dal coro di cinquanta bambini. Il presule ha firmato la bandiera della Pace realizzata due anni prima dai rifugiati dei centri Auxilium. (L.M.)