Card. Parolin: “occorre una risposta comune sulle migrazioni”

Città del Vaticano – “Credo che ci debba essere una risposta comune a questo problema. Certamente i porti chiusi non sono una risposta. Però la risposta può venire soltanto da una collaborazione tra tutti i Paesi europei”. A dirlo è stato il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, ha risposto al Sir parlando della questione – al centro ieri a Bruxelles – della gestione dei flussi dei migranti nel Mediterraneo e della responsabilità dell’Europa. “Ecco la domanda”, ha esordito Parolin: “L’Europa dov’è? C’è ancora? E, come si dice, se ci sei, batti un colpo”. “Credo che si debba insistere su questo”, ha poi aggiunto il segretario di Stato: “La problematica delle migrazioni è una problematica che esige il coinvolgimento di tutti. Non può essere rigettata sulle spalle di alcuni soltanto ma deve essere assunta responsabilmente da tutta Europa e da tutta la comunità internazionale però sempre in quella linea e in quell’orizzonte di umanità e solidarietà che non può mancare di fronte a questi problemi”. Il cardinale che ha parlato, a margine del simposio “Defending International Religious Freedoom: Partnership and action” in corso a Roma, ha poi detto in vista dell’incontro di Papa Francesco con il presidente Macron, che la questione migrazioni “certamente sarà uno dei temi che si affronterà con il presidente francese”.