Roma – Nel 2017 sono arrivati in Italia 62.067 rifugiati e richiedenti asilo in meno rispetto all’anno precedente: 119.369 contro i 181.436 del 2017. Ma l’obiettivo di un sistema di accoglienza unico e con standard uniformi è ancora lontano, anzi aumentano le difficoltà di accesso alla protezione per chi chiede aiuto. E’ quanto si legge nel Rapporto Annuale 2018 del Centro Astalli presentato questa mattina a Roma. Nel documento il bilancio di un anno di servizio del centro voluto dai gesuiti. Nel 2017 sono stati 30 mila le persone assistite in otto centri Astalli presenti in Italia: Roma, Palermo, Catania, Trento, Vicenza, Napoli, Milano, Padova, con 687 volontari. Circa 60mila i pasti distribuiti e oltre un migliaio le persone accolte nei centri d’accoglienza, di cui a Roma 255 nei centri Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e Rifugiati) e 161 nelle comunità di ospitalità.
Tra le attività due progetti nelle scuole, “Finestre” e “Incontri”, che hanno coinvolto 28.335 studenti (il 7% in più rispetto all’anno precedente) in circa 200 istituti scolastici in Italia, dove è stata restituita la parola ai rifugiati stessi che “sempre più raramente vengono ascoltati”.