Vicenza – La festa nazionale del 2 giugno, Festa della Repubblica, è quest’anno occasione per rilanciare a Vicenza il tema del necessario adeguamento della legge riguardante la concessione della cittadinanza italiana ( legge 5 febbraio 1992, n.91) agli studenti, figli dei lavoratori immigrati, nati qui e con il ciclo di formazione scolastica uguale a quello dei coetanei italiani. Sono passati sei anni da quando, tra il settembre 2011 e il marzo 2012, le organizzazioni della Campagna “ L’Italia sono anch’io” hanno raccolto più di 200mila firme per chiedere che siano riformate le leggi sulla cittadinanza e il diritto di voto amministrativo ai lavoratori stranieri legalmente residenti,regolarmente contribuenti e, in vari casi, anche piccoli imprenditori. Un’iniziativa che intendeva concretizzare una discussione parlamentare avviata fin dal 2003. Dal 13 ottobre 2015, la Camera ha approvato la proposta di riforma della legge sulla cittadinanza n. 91/92. Da allora però la proposta giace al Senato in attesa del dibattito nella Commissione Affari Costituzionali. Ora potrebbe essere discussa il 15 giugno, ma pesano l’incertezza della volontà politica e migliaia di emendamenti. Un milione di effettivi concittadini, italiani di fatto, è in attesa del riconoscimento di un diritto che stenta ad essere riconosciuto.
Per questo nella festa nazionale del 2 giugno, festa della Repubblica, “vogliamo sia quest’anno occasione per rilanciare nella nostra città il tema della necessità di concluderne la procedura parlamentare in tempi brevi e dare così il giusto riconoscimento di appartenenza ai giovani “figli della migrazione” che ne abbiano i requisiti previsti”, spiegano i promotori della settimana della cittadinanza che si svolgerà dal 2 al 10 giugno su degli assessorati alla Comunità e alle Famiglie, Sport e Cultura del Comune di Vicenza insieme all’Ufficio Migrantes diocesano, dell’associazione Orizzonti Comuni, , del Centro Missionario Scalabrini di Bassano del Grappa, degli Istituti Comprensivi 1 e 2 di Montecchio Maggiore, dell’Associazione sportiva Cricket Club di Vicenza in sinergia con il Consiglio degli Stranieri del Comune.
Tra gli appuntamenti il 3 giugno il conferimento del Premio Scalabrini alle Buone Pratiche di interculturalità e cittadinanza, giunto quest’anno alla sua quinta edizione e che mira alla costruzione di “reti educative”, che favoriscono la reciproca conoscenza e la coesione sociale per una governance del territorio e per un futuro di crescita per tutti i nostri giovani, siano essi cittadini italiani che “ nuovi cittadini italiani”. Nel corso di questi cinque anni, sono stati concretamente premiati enti pubblici e privati, istituti scolastici, persone singole, cooperative e gruppi, selezionati da una commissione multiculturale, multisettoriale e interreligiosa. Quest’anno al Premio Scalabrini si sono candidate 28 realtà che hanno presentato le loro attività e le loro espressività artistiche. Il tutto nella propria Lingua Madre in modo da far apprezzare con la musicalità e la bellezza fonetica anche la pari dignità di tutte le lingue del mondo e, quindi, i pari diritti/doveri di quanti le parlano. Le Lingue Madri presenti: Lingua Veneta e Lingua Italiana (anche nelle versioni Pugliese e Calabrese), Araba, Inglese( nella versione Gambia e Burkina Faso), Spagnola (nelle versioni Perù, Repubblica Domenicana, Venezuela, Messico ), Rumena, Ucraina, Serba, Albanese, Francese (nella versione Costa d’Avorio), Brasiliana, Hindi, Croata, Russa, Bangla. Ogni espressione linguistica presentata altro non è se non il simbolo di un percorso: “proveniamo da mondi culturali-linguistici diversi, di cui siamo fieri. Ma, nello stesso tempo, tra di noi non c’è alcuna differenza: pur con lingue originarie materne distinte, siamo tutti nati qui, parliamo tutti la Lingua Italiana e anche la Lingua Veneta, abbiamo fatto le scuole qui, i nostri genitori lavorano legalmente e pagano le tasse sistematicamente, abbiamo scelto l’Italia, ci stiamo assumendo tutti pari diritti e pari doveri. Ci sentiamo “cittadini” di questo paese.