Città del Vaticano – “L’umanità non cammina nel buio assoluto: la luce di Dio penetra nella notte come da una finestra aperta”. A dirlo questa mattina il Card. Angelo Bagnasco, Presidente della CEI, che ha presieduto, nella Basilica di San Pietro, una solenne liturgia eucaristica, con tutti i presuli italiani riuniti in vaticano per la 70sima Assemblea della CEI.
Bagnasco – che ieri ha tenuto la sua ultima prolusione da Presidente della CEI dopo 10 anni di mandato – ricordando l’invito del Papa “a stare vicini alla nostra gente e, nello stesso tempo, a prendere il largo della missione, a riconoscere il bene ovunque senza confondere mai la parte con il tutto, a non lasciarci ridurre al silenzio, ad annunciare che Gesù è il Signore”. “Cristo ci ha chiamati ad una missione esaltante, che si scontra con la nostra piccolezza”, ha proseguito Bagnasco: “Aiutare i fratelli a intraprendere i sentieri della gioia evangelica”: “questa attenzione, fatta di desiderio, la dobbiamo tenere desta nel nostro cuore, nel cuore del nostro clero e delle comunità. È un desiderio che spera contro ogni apparenza; che tiene spiegata la vela anche quando i venti sono contrari, e ci sembra di essere avvolti dal sonno del Risorto. Ma il Signore è sempre con noi, vuole solo che ci fidiamo di lui”.
Il Presidente della CEI ha concluso ringraziando i presuli “per avermi permesso di presiedere questa Eucaristia: è un grande dono”, ha concluso il cardinale: “E grazie per l’esempio, la parola saggia, l’amore alla Chiesa, che in questi dieci anni ho sempre visto in tutti e in ciascuno. Come ho già detto, è stato per me un grande onore e una grande grazia poter servire – come meglio ho saputo – la nostra Conferenza che ha il dono di un legame unico con il Vescovo di Roma, il Papa. Insieme abbiamo servito le nostre Chiese e il nostro amato Paese”. (R.I.)