Parrochie al Circo
Roma – Il 15 aprile, da anni, in tutto il mondo si porta l’attenzione sulla realtà del Circo, un tesoro di cultura e di arte, ma anche di festa e di incontro che caratterizza alcuni momenti e tempi di vita delle nostre città.
“Il Circo è il luogo in cui le differenze trovano una sintonia, dove la famiglia è al centro, dove l’artista dimostra le straordinarie capacità dell’uomo, dove si ritrova una sintonia esemplare e non strumentale tra l’uomo e i diversi animali”, spiega il Direttore generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego. “Purtroppo in Italia questa Giornata di festa è segnata dalle preoccupazione di molte famiglie circensi che rischiano, per una riforma del mondo dello spettacolo viaggiante, di perdere risorse e opportunità fondamentali per continuare una tradizione culturale e artistica importante del circo equestre”, continua Mons. Perego: “non si ha la capacità di valorizzare un luogo e uno strumento, quale è il Circo, che in città può portare festa, ha una forte capacità di integrazione sociale, aspetti importanti ancora di più oggi in tempi di radicalismi e di esclusivismi. Con miopia non si favorisce l’istallazione del Circo nelle zone più accessibili delle città; si penalizza il Circo con animali senza distinzione per chi – come è nella migliore tradizione circense – costruisce una relazione ammaestrativa straordinaria con gli animali, che indica rispetto, cura. Purtroppo – conclude il Direttore della Fondazione Migrantes – si preferisce generalizzare alcuni episodi negativi e dimenticare un tassello della storia, dell’arte e della cultura popolare italiana”.
La Fondazione Migrantes invita le comunità parrocchiali, le Migrantes diocesane nella giornata del 15 aprile, Giornata mondiale del Circo, che quest’anno cade il Sabato Santo, a visitare il Circo presente sul proprio territorio, portando a tutte le famiglie e gli artisti del circo, insieme agli auguri pasquali, la stima e la vicinanza della Chiesa, memori delle parole che Papa Francesco disse incontrando il mondo del Circo e dello spettacolo viaggiante, il 16 giugno 2016: “So bene che, per i ritmi della vostra vita e del vostro lavoro, è difficile per voi far parte di una comunità parrocchiale in modo stabile. Perciò vi invito ad avere cura della vostra fede. Cogliete ogni occasione per accostarvi ai Sacramenti. Trasmettete ai vostri figli l’amore per Dio e per il prossimo: il cammino della bellezza. E raccomando alle Chiese particolari e alle parrocchie di essere attente alle necessità vostre e di tutta la gente in mobilità. Come sapete, la Chiesa si preoccupa dei problemi che accompagnano la vostra vita itinerante, e vuole aiutarvi ad eliminare i pregiudizi che a volte vi tengono un po’ ai margini. Possiate sempre svolgere il vostro lavoro con amore e con cura, fiduciosi che Dio vi accompagna con la sua provvidenza, generosi nelle opere di carità, disponibili ad offrire le risorse e il genio delle vostre arti e delle vostre professioni”. (R.Iaria)