Reggio Calabria: Via Crucis con profughi

Reggio Calabria – Nei giorni scorsi, in piazza Sant’Agostino di Reggio Calabria, le famiglie della diocesi e quelle degli immigrati si sono riunite per pregare assieme, ripercorrendo le quindici stazioni della Via Crucis. Il momento di preghiera, promosso dall’Ufficio diocesano Migrantes e dall’Ufficio per la Pastorale Familiare, si è svolto seguendo, nel tragitto delle quindici stazioni, la croce di Lampedusa.

“Celebrare la Via Crucis in piazza – ha detto padre Bruno Mioli, nell’introdurre il momento di preghiera – non è semplice gusto di novità, voler dare una variante ai nostri schemi tradizionali, ma è dare pubblica testimonianza della nostra fede. È dire a noi stessi e ai nostri fratelli, a quelli che incontriamo abitualmente in chiesa ed a quelli che stanno sulla soglia o vi sono lontani, che siamo in cammino verso la Pasqua di Gesù”.

La chiesa è il luogo della preghiera, delle celebrazioni religiose; la piazza è il luogo dove si svolge la vita civile, con le molteplici attività ed iniziative laicali. Ed è significativo – scrive il settimanale diocesano “L’Avvenire di Calabria” –  che questa celebrazione sia stata ideata proprio da laici e da loro sia venuta anche la proposta di darle una duplice tematica, un duplice sfondo di attualità: i migranti e le famiglie.