Benevento – “Come Chiesa noi difendiamo la cultura dell’accoglienza. In ogni volto che bussa alla nostra porta noi riconosciamo il volto di Cristo”. A dirlo è il direttore Migrantes e vice direttore della Caritas della diocesi di Benevento, don Sergio Rossetti dopo che il sindaco di Vitulano, un comune di tremila abitanti del Sannio, ha deciso, attraverso un’ordinanza, di dire no all’arrivo di altri profughi e chiudendo la strada di accesso al centro di accoglienza, un agriturismo. Successivamente, dopo una trattativa con il prefetto per la riduzione del numero degli arrivi, ha liberato l’accesso alla struttura chiusa poi dalla Prefettura. “Il fenomeno della migrazione attualmente “non è più definibile come ‘emergenza’”, ha detto don Rossetti: “è un fenomeno strutturale che coinvolge le coscienze di tutti noi, cattolici e no, e non possiamo non farcene carico con responsabilità umana e civile. Noi qui a Benevento abbiamo già sperimentato l’accoglienza integrata attraverso gli SPRAR (il Sistema per la Protezione dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati) che riteniamo sia l’unico vero sistema di accoglienza in cui principalmente i ‘fratelli’ che arrivano da noi sono tutelati come persone e come futuri cittadini italiani”. Proprio su questo tema, giovedì prossimo 16 febbraio, la Caritas diocesana di Benevento presenterà il Progetto “Comuni del Welcome”: si tratta – spiega il direttore Migrantes che sostiene l’iniziativa – di un Manifesto con il quale “invitiamo i piccoli comuni della Campania (quelli con meno di 7.000 abitanti) a scegliere se essere o no ‘welcome’. Oggi non si può più aspettare. Nel Manifesto chiediamo a tutti i Comuni della Campania di fare una scelta civile, ma anche etica: fare, cioè, ‘rete’ con noi per la presentazione di progetti SPRAR, di progetti per l’attivazione del Sostegno all’Inclusione Attiva e di progetti per l’attivazione dei Piani Terapeutico-Riabilitativi (PTRI) con Budget di salute. Il welfare, da solo, – conclude don Rossetti – non è più sufficiente. Deve necessariamente fare un passo verso il welcome”.