Naufragio al largo della Libia: otto morti, centinaia i dispersi

Roma – La Giornata mondiale per i migranti e i rifugiati è segnata dalla morte di altre vittime innocenti. Nel mar Mediterraneo è avvenuta un’altra strage nella giornata di ieri: è naufragato un barcone a circa 30 miglia a Nord delle coste libiche. Fino a ora sono stati recuperati otto cadaveri e quattro superstiti hanno riferito che a bordo dell’imbarcazione vi erano 107 persone.

Le operazioni di soccorso sono state coordinate dalla Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma.

Nella zona del disastro le condizioni meteo erano pessime: laddove è avvenuto il naufragio sono state inoltre dirottate diverse unità della Marina militare italiana impegnate nel dispositivo Frontex, compresi un aereo e un elicottero, e anche alcuni mercantili.

Si teme che nelle prossime ore si ritrovino altri cadaveri in fondo al mare.

In una seconda operazione di soccorso nel Canale di Sicilia, tre profughi sono stati trovati morti su un barcone e altri tre – tra questi una donna incinta – in gravi condizioni per ipotermia, tanto da richiedere il trasferimento in elisoccorso da Lampedusa – dove sono stati condotti le persone soccorse – all’ospedale di Palermo.

Uno dei ricoverati è stato ritrovato con due cadaveri addosso, ma comunque è stato salvato.