Bologna – Sono ormai archiviati i dubbi, le discussioni e le contestazioni di tanti mesi sulla opportunità di mantenere la Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel mondo. La Legge Regionale n.5 del 27 maggio 2015 ha definitivamente rimesso in marcia questo organismo che mantiene il contatto operativo della Regione con i suoi emigrati sparsi nel mondo. Del resto una obiettiva e serena valutazione de lavoro svolto in tanti anni con le oltre 100 Associazioni costituitesi un po’ in tutti i Paesi doveva tranquillizzare sulla opportunità ed utilità della Consulta. Gli attuali 34 membri, provenienti dalle Associazioni all’estero ( 15), dalle istituzioni amministrative e cultuali ( (5), dalle rappresentanze sindacali ed associative regionali in Italia ( (6) e dai giovani in emigrazione ( 8) si sono riuniti per la prima volta nella sede della Regione nei giorni scorsi. La presidenza composta dal consigliere regionale Molinari Gian Luigi e dai suoi due vicepresidenti, il consigliere Alessandro Cardinali e la nominata consultora di Argentina Poggiali Nicelli Anna Lisa, hanno guidato i lavori avviati dalla relazione del presidente e dalla illustrazione del vice presidente sui compiti della Consulta e sulla progettata impostazione del programma triennale 2016-2018.
I criteri orientativi di fondo sono apparsi chiari: stretto collegamento con la Regione, riduzione dei costi e trasparenza nella gestione, priorità agli interessi della Regione nella sua crescente espansione nel mondo. E’ stato sottolineato il settore delle innovazioni tecnologiche, la tipicità del “ cibo emiliano-romagnolo” ed i rapporti culturali e turistici. Sono previsti due incontri di area continentale, Sud America ( giugno 2017) ed America settentrionale ( 2018) dopo il già avvenuto incontro europeo ( Parigi 2016). Lo stretto rapporto con la Regione è stato evidenziato anche dalla presenza ed interesse di diversi assessori regionali: Roberta Mori, presidente della Commissione per la Parità e per i Diritti delle Persone, Andrea Corsini assessore al Turismo e l’assessore alla Scuola, Bianchi. L’intervento più autorevole è stato comprensibilmente quello del Presidente della Regione Stefano Bonaccini che ha confermato di credere nella utilità di questa Consulta, cui raccomanda la massima sobrietà e trasparenza. Il rapporto con gli emigrati dalla Emilia-Romagna è importante – ha affermato – per la promozione della Regione stessa nelle sue peculiarità come la “Motor Valley” e la “ Food Valley” e nelle sue potenzialità culturali ed innovative (le molte ed interessanti nuove idee, le così dette “start up”). Non a caso la disoccupazione in Emilia-Romagna con il 7,1% è inferiore al livello nazionale ed il volume di attività copre l’8,5 % del PIL nazionale (56 miliardi solo di esportazione). Il sen. Giacobbo , eletto nella circoscrizione Australia, ha confermato che sarebbe stato scellerato perdere il contatto con gli italiani all’estero, il cui ruolo indiscusso è , tra l’altro, di apripista alla esportazione italiana . Ha messo anche in guardia sul pericoloso limite degli interessi particolari, invitando ad allargare lo sguardo.
Ai lavori della Consulta è stato invitato anche il già consultore Mons. Silvano Ridolfi in rappresentanza della Migrantes. Il quale ha ricordato che l’azione è frutto della conoscenza ed è guidata dalla valutazione del fenomeno migratorio nelle sue cause e potenzialità. In questo quadro ha fatto una breve illustrazione del “Rapporto Italiani nel Mondo” 2016, rapporto che è stato apprezzato come valido sussidio per un motivato ed efficace impegno nel campo delle migrazioni (sr)