Londra – #LondonUnited è l’hashtag con il quale le varie chiese cristiane londinesi vengono incoraggiate a condividere il loro lavoro compiuto al servizio della comunità per l’accoglienza degli stranieri. Al lancio dell’iniziativa, avvenuta nei giorni scorsi – riferisce l’agenzia SIR – i diversi leader hanno espresso la loro preoccupazione per l’intensificarsi degli episodi di intolleranza e xenofobia dopo il voto del referendum del 23 giugno nel quale il 52% dei cittadini britannici hanno scelto di lasciare l’Unione europea. Oltre al cardinale Vincent Nichols, primate cattolico di Inghilterra e Galles, hanno partecipato all’incontro Sarah Teather, direttrice del “Jesuit Refugee Service”, l’organizzazione internazionale che aiuta rifugiati politici e migranti in difficoltà, John Perumbalath, arcidiacono anglicano di Barking e presidente del network per i richiedenti asilo delle chiese londinesi, e Angela Afzal, coordinatrice dell’organizzazione Capital Mass che aiuta le parrocchie più povere oltre a Matthew Ryder, il primo vicesindaco di colore della capitale scelto dal sindaco Sadiq Khan per seguire il settore integrazione. “La ricca diversità delle nostre parrocchie e delle nostre scuole testimonia la lunga tradizione di accoglienza che Londra ha sempre onorato”, ha detto il cardinale Vincent Nichols. “Come cristiani siamo chiamati ad offrire la nostra amicizia e il nostro sostegno a coloro che ne hanno più bisogno”.