Città del Vaticano – “Di fronte alle tante lacerazioni nel mondo e alle troppe ferite nella carne degli uomini, chiediamo alla Vergine Maria di sostenerci nel nostro impegno di imitare Gesù, nostro Re, rendendo presente il suo regno con gesti di tenerezza, di comprensione e di misericordia”. E’ la preghiera che ieri mattina papa Francesco ha rivolto durante l’Angelus domenicale in una piazza San Pietro di nuovo piena con striscioni di pace.
Davanti al mondo “lacerato” la risposta non può essere la “potenza” o la “forza”, ma la “comprensione” e “la gratuità dell’amore”, ha detto il pontefice che commentando le letture della festa di Cristo Re, ultima domenica del tempio ordinario prima dell’Avvento che prepara al Natale, ha evidenziato che i “regni di questo mondo a volte si reggono su prepotenze, rivalità, oppressioni; il regno di Cristo è un regno di giustizia, di amore e di pace”.
Papa Francesco ha quindi condannato fermamente quello che è avvenuto venerdì scorso nel Mali dicendosi “costernato per questa violenza cieca”. E ha chiesto di recitare una Ave Maria per il suo viaggio in Africa che si svolgerà questa settimana – dal 25 al 28 novembre – perché possa essere un viaggio che incoraggi le popolazioni tanto provate dai conflitti e dalle guerre. (Raffaele Iaria)