Atene – Il maltempo è cominciato fin dall’alba. Le onde sono incessanti, mentre i venti sferzano la costa dell’Egeo. A farne le spese sono state, ancora una volta, i “barconi della disperazione”, quelli su cui fuggono i profughi di guerre “lontane”. Uomini, donne, bambini. Proprio sette piccoli – oltre a due adulti – sono stati le vittime ieri, in tre successivi naufragi. Il primo è avvenuto al largo dell’isola di Samo. Là si è rovesciata una carretta del mare: un uomo e due bimbi sono stati ingoiati dalle acque. Gli altri 51 passeggeri sono stati, fortunatamente, salvati. Poche ore dopo, sempre vicino a Samo, un nuovo incidente è costato la vita a una piccola di cinque anni. Infine, si è rovesciato un barcone vicino a Lesbo: a morire stavolta è stato un bimbo di sei anni. Prima della fine della giornata, è stato scoperto il corpo di un altro minore. Mentre, intorno all’isolotto di Agathonissi, si cercano tre bimbi, caduti dalla barca.