Mare Nostrum: le associazioni chiedono che non si fermi

Roma – “Proseguire l’operazione Mare Nostrum è una scelta responsabile che oggi l’Italia deve compiere, per dimostrare nei fatti che la salvaguardia di ogni vita umana è il primo dovere di uno Stato che voglia definirsi civile e democratico”. E’ quanto scrivono, in un appello, le principali associazioni che lavorano al fianco dei migranti, tra i quali la Fondazione Migrantes, la Caritas Italiana, le Acli, il Centro Astalli. Le associazioni invitano il Governo a “proseguire con la missione, rafforzando la pressione politica nei confronti dei partner europei affinché contribuiscano a mantenerla in vita sostenendola anche economicamente. Chiediamo inoltre – si legge nell’appello – che il Governo si faccia promotore in Europa dell’applicazione della direttiva europea 55/2001 sulla protezione temporanea e dell’avvio di un programma europeo di reinsediamento dei rifugiati in arrivo dalle aree di crisi e di conflitto”. Secondo le associazioni, che hanno indetto una conferenza stampa sono oggi a Roma, la decisione del governo di porre fine all’operazione Mare Nostrum e’ un “gravissimo errore”. Le associazioni sottolineano che “I viaggi continueranno ma in condizioni ancor meno sicure dato che verrà meno quell’unico strumento di soccorso garantito in questo anno da Mare Nostrum. E’ quindi assolutamente necessario garantire continuità a un’operazione che, come Mare Nostrum, operi in acque internazionali, con un mandato chiaro di ricerca e soccorso”. Le associazioni che hanno sottoscritto l’appello sono: Fondazione Migrantes, Caritas Italiana, Centro Astalli, Acli, Comunità di Sant’Egidio, Arci, Asgi, Cnca, Rete G2, Chiese Evangeliche in Italia, Emmaus, Giù le frontiere, Libera, Razzismo Brutta Storia, Rete Primo Marzo, Save The Children Italia, Sei Ugl, Terra del Fuoco, Uil, Cgil Casa dei Diritti Sociali-Focus.