Roma – La Fondazione Migrantes è vicina alla Migrantes di Capua, che ha vissuto in prima persona la triste vicenda che si è verificata al confine del Comune di Castel Volturno in località Pescopagano (Comune di Mondragone). Essa, infatti, da oltre 20 anni si è fatta prossima alla moltitudine di migranti provenienti prevalentemente dall’Africa sub sahariana che, pur nel degrado di varie aree del Comune, ha trovato una casa e mezzi precari per la propria sopravvivenza. In un documento la Migrantes di Capua afferma che “ai migranti è offerta non solo assistenza materiale, ma anche religiosa, in considerazione della grande ricchezza spirituale di cui essi sono portatori”. Questa vicinanza, ha permesso alla Migrantes di Capua di giudicare con serenità e obiettività le responsabilità ed i risvolti sociali dei gravi fatti accaduti, che rappresentano un’ulteriore spia del disagio che italiani e stranieri vivono da anni in queste terre. “In primo luogo, occorre ribadire con forza – continua il documento – che la maggioranza di questi migranti vive tra noi pacificamente con la giusta speranza di migliorare le loro condizioni di vita, spesso sopportando con dignità e pazienza situazioni di emarginazione e sfruttamento. Tutto questo non può in nessun modo giustificare la reazione avutasi a seguito del barbaro ferimento di due immigrati, che scavalcando lo stato di diritto presuppone una legittimazione della vendetta e della giustizia privata. Tale deriva socio culturale ci allarma, ma non ci sorprende. Con l’istituzione dell’ ‘Opera Segno” denominata Centro Immigrati Fernandes, già nel 1996, la nostra Arcidiocesi, grazie anche all’azione pastorale del compianto Vescovo Mons. Bruno Schettino, poi presidente della Fondazione Migrantes, intendeva realizzare non solo un’opera assistenziale, ma un importante presidio di legalità e di cultura per prevenire il disagio e supportare i processi di integrazione. Tale opera, portata avanti con coraggio e determinazione, ha negli anni contribuito a prevenire e attenuare altri momenti di grave scontro sociale. Tuttavia – conclude il documento -, nell’assenza di un pieno e costante controllo del territorio, di seri interventi pubblici mirati alla salvaguardia dell’ambiente e delle condizioni di vita dei migranti e dei residenti, di politiche sociali di integrazione e sviluppo dei servizi, nonché di supporto alle tante associazioni ed enti che si prodigano per la tutela dei diritti e della dignità delle persone immigrate, la situazione è andata progressivamente degenerando”. La Fondazione Migrantes, unitamente alla Migrantes di Capua, saluta, perciò, con soddisfazione l’incontro voluto dal Ministro Alfano con i sindaci del luogo ed il Prefetto di Caserta, per avviare un confronto sugli interventi urgenti nell’area di Castel Volturno, purché non si fermino ai controlli di polizia, ma affrontino in modo globale lo sviluppo del territorio, oltre che considerare come veri e nuovi cittadini anche gli immigrati.