Roma – Aumenta l’emigrazione italiana, diminuisce l’immigrazione straniera nel nostro Paese. Lo rivela questa mattina l’Istituto di Statistica Istat che ha pubblicato il bilancio demografico nazionale. Secondo i dati il movimento naturale della popolazione ha fatto registrare un saldo negativo di circa 86 mila unità. In particolare, sono stati registrati quasi 20 mila nati e circa 12 mila morti in meno rispetto all’anno precedente. Anche i nati stranieri diminuiscono per la prima volta (-2.189) rispetto all’anno precedente, pur rappresentando il 15% del totale dei nati. Secondo l’Istat il movimento migratorio con l’estero ha fatto registrare, nel 2013 , un saldo positivo pari a circa 182 mila unità, in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Le nascite di bambini stranieri si concentrano nelle regioni ove la presenza straniera è più spiccata. Nel Nord-est (21,9%) e nel Nord-ovest (21,6%) ogni cinque nati uno è cittadino straniero. Nelle regioni del Centro la percentuale è pari al 17,4% mentre nel Sud e nelle Isole è intorno al 5%. La regione che presenta l’incidenza più elevata di nati stranieri sul totale dei nati è l’Emilia Romagna, dove è straniero un nato ogni quattro (24,6%). Nel 2013 – riferisce ancora l’Istituto di Statistica italiano – sono state iscritte in anagrafe 307.454 persone provenienti dall’estero, quasi tutte straniere (90,8%). Tuttavia, il numero di iscritti dall’estero è diminuito di circa 43 mila unità rispetto al 2012, proseguendo un trend già registrato negli ultimi due anni. Tale diminuzione si manifesta prevalentemente nella ripartizione centrale (-22,4%), seguita dal Nord-est e dal Nord-ovest (rispettivamente -10,7 e -9,9%). Le iscrizioni risultano distribuite nel corso di tutto il 2013, con una media di circa 25 mila nuovi iscritti ogni mese. Le iscrizioni sono da ascriversi in misura leggermente prevalente alle donne (51,8%), così come negli anni precedenti. Tra gli iscritti, gli italiani che rientrano dopo un periodo di permanenza all’estero rappresentano meno del 10%, pari a poco più di 28 mila persone, con una lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti. Se calano i rientri dall’estero, aumentano invece gli espatri di cittadini italiani: nel 2013 circa 82 mila italiani si sono trasferiti all’estero (14mila in più rispetto al 2012), il valore più alto registrato nel corso degli ultimi dieci anni. Anche il numero di stranieri che hanno lasciato il nostro Paese (pari a 43.640) è aumentato rispetto al 2012 di 5.422 unità. Tuttavia, la maggior parte degli stranieri che lasciano il nostro Paese sono conteggiati tra i cancellati per altri motivi. Complessivamente in Italia risiedono 60.782.668 persone, di cui più di 4milioni e 900mila (8,1%) di cittadinanza straniera.