Abrogato il reato di clandestinità

Roma – Nella seduta di ieri l’Aula di Montecitorio ha approvato in via definitiva la proposta di legge (n. 331-927-B) recante deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio, disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili. Il testo all’articolo 2 prevede che l’immigrazione clandestina non sia più reato e torni a essere un illecito amministrativo, salvo mantenere valenza penale ogni violazione di provvedimenti amministrativi emessi in materia di immigrazione (es. il fatto di rientrare in Italia una volta espulsi, ma anche l’obbligo di presentarsi in Questura): “All’articolo 2, comma 3 sostituire la lettera b con la seguente: abrogare, trasformandolo in illecito amministrativo, il reato previsto dall’articolo 10 bis del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n 286, conservando rilievo penale alle condotte di violazione dei provvedimenti amministrativi adottati in materia”.