É morta sr. Franca Stevanato: per anni “nomade della fede e della carità” in lunapark, circhi, campi rom e comunità etniche in Bergamasca

Bergamo – Suor Franca Stevanato, della Congregazione delle suore di Carità delle Sante Capitanio e Gerosa, è morta ieri, stroncata nel giro di un anno da un tumore. Aveva 67 anni ed era nativa di Mirano (Venezia). Collaboratrice del Segretariato Migranti (Migrantes) della diocesi di Bergamo, seguiva queste persone solitamente viste con sospetto, escluse o relegate ai margini di quartieri e paesi. Raggiungeva campi nomadi, circhi e lunapark di tutta la Lombardia viaggiando su una macchina scassata ma efficiente, come suor Franca la definiva con un sorriso. In 17 anni ha incontrato quasi 5.000 persone itineranti fra lunaparkisti, giostrai, circensi, rom e sinti, ascoltandone problemi e speranze, tenendo catechesi e incontri per i Sacramenti. Portava con sé un quadernetto per annotare nomi e bisogni, ma anche tanti vestiti usati da donare a piccoli e grandi. Il 1° settembre dello scorso anno, quando, per la prima volta nella diocesi di Bergamo il vescovo mons. Francesco Beschi aveva celebrato la Messa nel lunapark di Celadina, la gioia di suor Franca era indescrivibile. “È stata una religiosa e una donna instancabile – ricorda don Massimo Rizzi, direttore del Segretariato migranti –. Ascoltava e aiutava tutti, testimoniando il Vangelo della carità in questi ambiti pastorali che richiedono cure particolari”. Questa sera, alle 20,30, la Comunità Internazionale  e gli operatori del Segretariato Migranti si incontreranno per la preghiera del rosario presso la camera dove è composta la salma, in via san Bernardino, 32, nella comunità delle suore della Carità (suore di Maria Bambina). I funerali domani alle 14,30 nella chiesa dell’istituto in via San Bernardino. La salma sarà sepolta a Scorzè (Venezia), dove vivono i familiari. (Carmelo Epis)