Tamaulipas – “Per il Messico è una grande sfida ricevere le migliaia di messicani che vengono respinti alle frontiere con gli Stati Uniti”. Lo ha affermato mons. Gustavo Rodríguez Vega, vescovo di Nuevo Laredo, nella regione di Tamaulipas. La denuncia del presule giunge dopo la pubblicazione, mercoledì 26 ottobre, del messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, nel quale si chiede di accrescere l’accoglienza dei migranti e di evitare discriminazioni nei loro confronti. Il vescovo giudica la non accoglienza di migliaia di messicani un provvedimento “assurdo” perché lascerà migliaia di bambini messicani nell’abbandono negli Stati Uniti, quando i loro genitori saranno costretti al rimpatrio. Mons. Rodríguez Vega critica inoltre il fatto che troppo spesso verso i migranti messicani c’è diffidenza e indifferenza mentre non si vogliono analizzare le ragioni della fuga dal Paese di origine, dovuta all’estrema povertà. Il vescovo ha lamentato che queste persone una volta fermate sono abbandonate al loro destino al confine con il Messico, senza aiuti e senza denaro. Tra loro vi sono talvolta anche feriti e malati. A volte queste persone si trovano lontane dalle famiglie, che non conoscono le loro condizioni e non possono aiutarli. La Casa del Migrante di Nuevo Laredo ha riferito che l’anno scorso essa ha accolto circa diecimila migranti, metà dei quali erano messicani, mentre nel corso del 2011 il Governo municipale ha inviato nei luoghi d’origine circa 650 persone. Ma un gran numero di migranti rimane in questa città per provare o riprovare ad attraversare il confine. Secondo i dati forniti dal Governo e dall’Istituto nazionale di migrazione (Inm), oltre centomila messicani sono stati trasferiti, l’anno scorso, al confine di Tamaulipas, di cui almeno ottantamila sono passati da Nuevo Laredo. (Osservatore Romano)