Immigrazione: rivolte a Bari e tragedie del mare a Lampedusa

Roma – L’estate sta diventando “torrida” sul fronte immigrazione in Italia. A Bari è esplosa oggi una violenta protesta degli immigrati ospiti del Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo), che lamentano i ritardi nel riconoscimento dello status di rifugiati: si sono riversati sulla tangenziale di Bari e sulla linea ferroviaria, paralizzando la città e i trasporti. Finora sono stati trentacinque i feriti tra le forze dell’ordine.
Nel centro di accoglienza – dove sono ospitate 994 persone – stanno intervenendo i vigili del fuoco per spegnere le fiamme appiccate ad alcune suppellettili. Polizia, guardia di finanza e carabinieri tentano di far rientrare la situazione, che potrebbe degenerare, perché la tensione è altissima.
Intanto a Lampedusa è stato soccorso un altro barcone con 271 immigrati (tra i quali 36 donne e 21 bambini) e i corpi di 25 persone. I morti sono tutti uomini, eccetto una donna. Non sono ancora state stabilite le cause dei decessi, una delle ipotesi è che siano vittime di asfissia, per mancanza di ossigeno negli stretti spazi della stiva, dove forse erano ammassate troppe persone. La procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti.