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Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano: corso di formazione su Santa Bakita

3 Marzo 2021 -

Cerignola - Sulla scia della Giornata Mondiale contro la tratta, nel rispetto delle norme per il contenimento della pandemia da Covid-19, la Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, attraverso la Caritas diocesana, l’Ufficio Migrantes e l’Associazione di Volontariato “San Giuseppe” Onlus,  ha organizzato un incontro di formazione che si terrà il 5 marzo 2021, alle ore 17, nella chiesa parrocchiale di San Domenico in Cerignola: interverrà suor Filomena Rispoli delle Figlie della Carità Canossiane della comunità di Foggia per diffondere e approfondire la figura di santa Giuseppina Bakhita. In occasione della VII Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, che si è celebrata lo scorso 8 febbraio, il vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Luigi Renna, nell’omelia della celebrazione eucaristica, ha evidenziato il dramma di tante persone vulnerabili e invisibili, come i rifugiati e gli sfollati, sottolineando i soprusi e lo sfruttamento sofferto dai migranti. 

 

Migrantes Calabria: domani il terzo appuntamento del ciclo “Economia senza tratta di persone”.

22 Febbraio 2021 - Cosenza - “Economia senza tratta di persone”. È il tema scelto dalla Migrantes Calabria, diretta da Pino Fabiano, per un ciclo d’incontri online. Domani il terzo appuntamento di questo percorso di riflessione e approfondimento a più voci. Questo percorso segue i tre appuntamenti “Conoscere per comprendere” sul tema delle migrazioni che si è svolto nelle settimane scorse. «Abbiamo voluto avviare un focus sull'immigrazione che viene quasi sempre letta come un'invasione, ma quando si va al di là di apparenze e luoghi comuni, si scopre che molti finiscono in strada, vittime di sfruttamento e soprusi di ogni genere. Che tra l'altro la pandemia ha moltiplicato e peggiorato», spiega Fabiano aggiungendo che l’appuntamento di domani si parlerà di “Tratta e minori”. L'incontro può essere seguito sul profilo Facebook della Migrantes di Cosenza-Bisignano.  

Parlamento Europeo: donne e minori non accompagnati sono i soggetti che più rischiano di diventare vittime della tratta

10 Febbraio 2021 -

Roma - Il Parlamento europeo ha valutato l'efficacia della direttiva del 2011 contro la tratta di esseri umani, chiedendo misure più severe contro il traffico delle persone, in particolare sul caso di donne, bambini e migranti. L'organismo europeo ha osservato che donne e minori non accompagnati, sono i soggetti che più rischiano di diventare vittime della tratta e per questo gli eurodeputati hanno invitato la Commissione a modificare la direttiva. Particolare attenzione è stata rivolta all'uso dei social media che oggi, sempre più spesso, vengono usati per attrarre i minori e la situazione è severamente peggiorata dall'inizio della pandemia. (Dire)

Il magistero di Papa Francesco contro la tratta di esseri umani

30 Luglio 2020 - Città del Vaticano - «Un’attività ignobile, una vergogna per le nostre società che si dicono civilizzate». Sin dall’inizio del pontificato Francesco ha denunciato con forza la piaga della tratta di esseri umani, definendola «la schiavitù più estesa in questo ventunesimo secolo» e facendone uno dei temi ricorrenti del suo magistero. Un’attenzione costante, che vale la pena rimarcare in occasione della Giornata mondiale di oggi, 30 luglio, indetta dall’Onu proprio nel 2013 — l’anno dell’elezione di Bergoglio al soglio di Pietro — con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale sulla situazione e sui diritti delle vittime di questo vero e proprio «delitto contro l’umanità», che — sono ancora parole sue — «riguarda ogni Paese, anche i più sviluppati, e tocca le persone più vulnerabili: donne e ragazze, bambini e bambine, disabili, poveri, chi proviene da situazioni di disgregazione familiare e sociale». Il Papa venuto «dall’altra parte del mondo» ha sempre avuto a cuore il destino di quanti cadono nelle maglie di questo turpe commercio che, insieme a quello delle armi e della droga, costituisce una delle attività più redditizie per la criminalità organizzata. Lo testimonia in modo inequivocabile la sua biografia argentina di prete e poi di vescovo nella capitale Buenos Aires. A raccontarlo a «L’Osservatore Romano» pochi giorni dopo il conclave furono il cartonero Sergio Sánchez — in prima fila, accanto ai potenti della terra, tra gli invitati d’onore alla messa per l’inizio del suo ministero petrino — e don Gonzalo Aemilius, il prete uruguayano (oggi suo segretario particolare) salutato dal nuovo vescovo di Roma al termine della sua prima celebrazione domenicale nella parrocchia di Sant’Anna in Vaticano: Sánchez rimarcò che Bergoglio si era sempre schierato al fianco dei lavoratori «contro la tratta degli esseri umani usati come macchine da produzione», il secondo rievocò le grandi battaglie sostenute da cardinale contro la «schiavitù in tutte le subdole forme nelle quali si mostra». A suggellare questa originaria «vocazione» di servizio verso gli esclusi, il primo Papa latinoamericano della storia non ha mai più smesso di richiamare la Chiesa — continuando a incalzare anche gli altri leader religiosi, i governanti e la comunità internazionale — a iscrivere il tema tra le priorità della propria agenda pastorale. In un appunto autografo in spagnolo, inviato nell’agosto 2013 al cancelliere delle Pontificie accademie delle Scienze e delle Scienze sociali, il vescovo suo connazionale Marcelo Sánchez Sorondo, chiedeva esplicitamente: «Credo che sarebbe bene occuparsi di tratta delle persone e schiavitù moderna». Da allora non c’è stata occasione in cui Francesco non sia ritornato su quello che ebbe a definire un crimine di «lesa umanità», attraverso ripetuti appelli contenuti in discorsi, omelie e documenti, e con iniziative concrete: per esempio con la creazione nel 2014 del Gruppo Santa Marta — un’alleanza globale di capi delle polizie, vescovi e comunità religiose — e l’istituzione della Giornata mondiale di preghiera e riflessione che si celebra ogni anno l’8 febbraio, nel ricordo di santa Giuseppina Bakhita, la suora originaria del Sudan che da bambina fece la drammatica esperienza di essere venduta come schiava. Del resto, non va dimenticato che, sebbene tale fenomeno venga solitamente identificato in maniera riduttiva con gli interessi che ruotano intorno al mercato dello prostituzione, esso include anche le adozioni illegali, la vendita di organi e tutti quei lavori umilianti o illegali nelle fabbriche, nelle aziende agricole, nelle strutture turistiche, a bordo di imbarcazioni, o nelle case private, finendo col coinvolgere almeno 40 milioni di nuovi «vulnerabili». E l’emergenza sanitaria provocata dal covid-19 ne sta esasperando ulteriormente in tempo di pandemia gli aspetti più dolorosi, come denunciato proprio in queste ore da Caritas internationalis. Allo sterminato “esercito” di invisibili, inghiottito nelle maglie di una rete di sfruttamento che trova complicità nel cinismo e nell’indifferenza, si rivolge la sollecitudine di Papa Francesco, soprattutto attraverso il linguaggio dei gesti che nel suo magistero ha un valore del tutto peculiare. E così in tanti non hanno dimenticato il 12 agosto 2016, quando Bergoglio si è recato in una struttura romana della «Comunità Papa Giovanni XXIII» fondata da don Oreste Benzi, per incontrare 20 donne liberate dal racket della prostituzione; o, per fare un esempio più vicino nel tempo, la sua scelta di visitare la Thailandia (a oggi l’ultimo suo viaggio internazionale, che nel novembre 2019 fece tappa anche in Giappone) per farsi vicino — come disse durante la messa celebrata a Bangkok — a tutti i bambini, le bambine e le donne «esposti alla prostituzione e alla tratta, sfigurati nella loro dignità più autentica». Nella consapevolezza che occorre un grande lavoro per innalzare il livello di attenzione dell’opinione pubblica su questa realtà, per squarciare il velo dei silenzi complici, dando voce a ogni singola vittima, affinché nessuno si lasci rubare la speranza di liberazione e di riscatto (Gianluca Biccini - Osservatore Romano)

Scalabriniane: “serve un attivismo contro un flagello come la Tratta che colpisce tutti”

10 Febbraio 2020 - Roma – L’8 febbraio si è celebrata la VI giornata mondiale di riflessione e di preghiera contro il traffico delle persone, giorno in cui la Chiesa fa memoria di santa Giuseppina Bakhita, suora sudanese che quando era adolescente visse la tragica esperienza di essere vittima della tratta degli esseri umani. Ed è in sua memoria che Papa Francesco istituì nel 2015 la giornata mondiale di riflessione e di preghiera contro il traffico delle persone, su proposta di un gruppo di religiose impegnate contro la tratta.  “E’ una ferita inferta ai migranti e ai rifugiati che sognano una vita migliore oppure fuggono da una vita di stenti, ma spesso finiscono tra le mani dei trafficanti ritrovandosi in situazioni di povertà e di vulnerabilità”, dice suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle scalabriniane”: “i più colpiti, senza dubbio, sono le donne e i bambini, vittime di ingiustizia e di abuso. Oggi, il traffico, con i numerosi movimenti migratori, accade in quasi tutte le parti del mondo, luoghi che sono origine, transito o destino delle vittime. La tratta delle persone è il terzo traffico più lucrativo, illecito, dopo quello delle droghe e delle armi; è quello più invisibile”.  In molti dei Paesi dove operano le scalabriniane ci sono già diverse iniziative, realizzate in coordinamento tra le istituzioni ecclesiali e quelle civili, che operano contro il traffico, “sensibilizzando e denunciando le cause, le reti di trafficanti, impegnandosi a favore di politiche sociali che combattano il crimine del traffico; nello stesso tempo accompagnando e proteggendo le vittime e favorendo la loro reintegrazione sociale. E’ questa – prosegue suor Neusa – la base dell’impegno della Congregazione, che ha Gesù Cristo al centro della propria missione e motiva a un attivismo sociale e morale che l’intero mondo si aspetta”.

Papa Francesco: tratta di persone “vera piaga”

10 Febbraio 2020 - Città del Vaticano - Sabato,  nella memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, si è celebrata la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la Tratta di persone. Per “sanare questa piaga – perché è una vera piaga! – che sfrutta i più deboli, è necessario l’impegno di tutti: istituzioni, associazioni e agenzie educative”, ha detto ieri Papa Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro. “Sul fronte della prevenzione – ha quindi aggiunto -  mi preme segnalare come diverse ricerche attestino che le organizzazioni criminali usano sempre più i moderni mezzi di comunicazione per adescare le vittime con l’inganno. Pertanto, è necessario da una parte educare a un uso sano dei mezzi tecnologici, dall’altra vigilare e richiamare i fornitori di tali servizi telematici alle loro responsabilità”. Prima della preghiera mariana dell’Angelus il papa ha detto che Gesù “ci invita a non avere paura di vivere nel mondo, anche se in esso a volte si riscontrano condizioni di conflitto e di peccato”, perché “di fronte alla violenza, all’ingiustizia e all’oppressione, la Chiesa non può chiudersi in se stessa” né “abbandonare la sua missione evangelizzatrice e di servizio”.

Papa Francesco: preghiamo affinché il grido dei fratelli migranti, caduti nelle mani dei trafficanti senza scrupoli e vittime della tratta, sia ascoltato e considerato”

7 Febbraio 2020 - Città del Vaticano - “Preghiamo affinché il grido dei fratelli migranti, caduti nelle mani dei trafficanti senza scrupoli e vittime della tratta, sia ascoltato e considerato”.  Nel mese di febbraio, Papa Francesco rivolge un appello ad ascoltare il grido disperato di tante persone che soffrono per il dramma della tratta. E lo ha nel video per l’intenzione di preghiera per  questo mese evidenziando che tra i vari motivi, ciò avviene “a causa della corruzione di coloro che sono disposti a tutto per arricchirsi”. “Il denaro dei loro affari, sono affari sporchi, subdoli”, aggiunge il Papa. Il “Video del Papa” è un’iniziativa globale della Rete mondiale di preghiera del Papa per diffondere le intenzioni mensili del Pontefice sulle sfide dell’umanità e della missione della Chiesa.

Migrantes Andria: due iniziative contro la Tratta di persone

5 Febbraio 2020 - Andria - Sabato 8 febbraio si celebrerà la VI Giornata Mondiale contro la tratta di persone. La scelta della data non è casuale: è il giorno in cui ricorre la memoria liturgica di san Bakhita, la schiava nera divenuta santa, ricorda il direttore Migrantes della diocesi di Andria, don Geremia Acri: suora canossiana di origine sudanese, divenuta simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro la tratta, esempio di vita la cui storia è un inno alla speranza che consola. Santa Giuseppina Bakhita, nata nel 1868, in Darfur, ha vissuto i primi anni della sua esistenza in schiavitù: tra il 1877 e il 1882 passò da un padrone all'altro, subendo atroci sofferenze.  Portò per tutta la sua vita 144 cicatrici, provocate dopo stata rapita e fatta schiava all’età di appena 9 anni. “Il clima sociale e politico che in Italia e nel mondo stiamo vivendo non è dei migliori: inarrestabile la deriva culturale e valoriale a cui assistiamo inermi. È necessario arruolare le nostre coscienze al rispetto delle diversità e delle debolezze che caratterizzano l’altro. L’altro – scrive in una nota il sacerdote - ha un volto, è una persona in carne ed ossa che non possiamo ignorare, qualunque sia la sua situazione. È un viso che rivela la nostra umanità, tante volte sofferente e trascurata”. Celebrare la memoria delle vittime dei “tanti martiri non basta se poi non si comprende appieno il messaggio e l’insegnamento che queste commemorazioni vogliono diffondere”. In occasione della Giornata di preghiera per le vittime di Tratta ad Andria due iniziative. La prima sabato 8 febbraio alle ore 18:00, presso la chiesa parrocchiale Gesù Crocifisso con una celebrazione dell’Eucarestia in ricordo delle vittime di Tratta mentre domenica 9 febbraio alle ore 19:30, presso l’auditorium Mater Gratiae: Sciara progetti teatro presenta “Malanova” con Ture Magro – spettacolo inserito nella mini rassegna teatrale “Visioni dei conflitti, dei diritti” promossa dalla comunità “Migrantesliberi” e dall’Ufficio Migrantes della Diocesi di Andria. Cosa è una malanova? È “una cattiva notizia. Qualcosa che avresti voluto non sapere”. Chi è Malanova? “Una ragazzina. La sua storia ce la racconta un giovane uomo, Salvatore, che ricorda di averle voluto bene, di averla desiderata e di averla ritrovata dentro ad una storia di violenza sconvolgente. Salvatore attraversa a piedi piazze e i vicoli stretti, ascolta le donne parlare di matrimoni, battesimi e funerali, partecipa alle feste ed ai riti di sempre, e si interroga sulle cose viste e sentite, sul rispetto, sull'onore”.

Migrantes Cosenza-Bisignano: due appuntamenti per la Giornata Mondiale contro la Tratta di persone

4 Febbraio 2020 - Cosenza - In occasione della Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di Persone l’Ufficio Migrantes e l’Azione Cattolica, Settore Adulti della diocesi di Cosenza-Bisignano hanno organizzato, presso la Parrocchia di San Nicola a Cosenza, un duplice appuntamento di riflessione. Il primo sabato 8 Febbraio. Si tratta di un seminario sul tema “I Minori Stranieri Non Accompagnati: tutela giuridica e sociale” con gli interventi di Alessandro Pisano, Referente Progetto FAMI Tutela Volontaria e Francesco Sicilia, referente Associazione Studi Giuridici Immigrazione Calabria su “La tutela giuridica dei MSNA: Rapporti con Tribunale dei Minori e cambiamenti normativi” e di Pino Fabiano, direttore Migrantes Cosenza-Bisignano e dei Tutori Volontari di MSNA su “La tutela sociale dei MSNA: Esperienze di accompagnamento” Domenica 9 Febbraio  dalle ore 17.00 alle 20.00 secondo appuntamento con l’incontro “Non si tratta solo di migranti: costruire la città a partire dagli ultimi!” durante il quale saranno presentati da Pino Fabiano gli Orientamenti Pastorali sulla Tratta, da Maria Teresa Chiappetta, Azione Cattolica Diocesana Settore Adulti analisi e riflessioni su “La Tratta Invisibile”. Dopo il racconto di esperienze e storie di vita interverrà sul tema “Costruire la Citta di Dio e dell’uomo” Biagio Politano dell’Azione Cattolica. L’incontro si concluderà con un Aperitivo Multietnico.  

Giornata contro la tratta: l’8 febbraio nella Basilica di Sant’Antonio di Padova a Roma veglia con il card. Czerny

29 Gennaio 2020 - Roma - In occasione della VI Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, si svolgerà sabato 8 febbraio a Roma, alle 18.30 nella Basilica di Sant’Antonio di Padova in Laterano, una veglia di preghiera presieduta dal card. Michael Czerny, sottosegretario della Sezione migranti del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. La veglia, sul tema “Insieme contro la tratta”, viene celebrata nel giorno in cui si ricorda la memoria liturgica di santa Bakhita, suora canossiana, di origine sudanese, divenuta simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro la tratta. Nel corso dell’incontro di preghiera, animato da giovani e consacrate, sono previsti momenti di testimonianza di impegno comune contro la tratta.